Gli UFO potrebbero muoversi per forze antigravitazionali
Una delle poche cose che sono state più volte accertate dopo l'atterraggio
di un velivolo UFO è la presenza di un campo magnetico più o meno intenso;
vediamo una lista di effetti che inducono a pensare alla presenza di un
campo magnetico:
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Surriscaldamento del terreno: il terreno aumenta di
temperatura in seguito all'induzione magnetica;
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Interruzione della correnteelettrica;
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Disturbo di comunicazioni radiotelevisive;
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Disturbo degli apparecchi di controllo di voli nelle
vicinanze;
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Bruciature e calcinazione sul terreno;
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Vegetazione attorno come "caramellata";
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Nessuna nuova flora per diversi mesi.
Per produrre così gravi conseguenze, evidentemente, il
campo magnetico generato dall'oggetto volante non identificato deve essere
molto forte: secondo calcoli per interrompere il circuito di una batteria
sono necessari 2 milioni di Gauss (10 volte la quantità massima mai prodotta
dall'uomo); a prova di questa tesi al polo antartico fu posto un rilevatore
di onde magnetiche che segnalò straordinari rapporti, anche se la
misurazione dovrebbe avvenire a bordo dell'apparecchio stesso e non a
distanza anche di più chilometri. Secondo le rilevazioni effettuate su
grandi dischi (o "sigari") il potenziale energetico sotto forma magnetica,
se fosse liberato sotto forma di energia termica sarebbe di gran lunga superiore a quello di
una bomba H (si parla di dozzine di megaton in più).
Questi ragionamenti hanno inoltre portato ad ipotizzare un metodo con il
quale gli UFO si possono ricaricare reciprocamente di energia magnetica,
semplicemente ponendo il velivolo "ricaricatore" al centro e quelli da
ricaricare attorno. Questa che potrebbe sembrare una semplice illazione è
invece sostenuta da diversi avvistamenti reali: il 17 ottobre 1952 un grande
"sigaro" e diversi dischi volanti furono avvistati ad Orlon,
Francia; essi,
secondo le testimonianze sembravano essere legati da una forza invisibile,
durante l'avvistamento diversi filamenti simili alla tela di un ragno furono
visti cadere, ma giungendo al suolo si sublimarono (la sublimazione è il
passaggio dallo stato solido a quello gassoso) senza lasciare traccia.
Questa pioggia di frammenti filamentosi è stata vista in diverse altre occasioni.
Ulteriori studi hanno indotto a pensare che questo campo magnetico non sia
statico ma bensì intermittente, e che per generare movimento, dovendo
avvenire una trasformazione da energia elettro-magnetica a cinetica (cioè di
movimento), ci deve
essere una dispersione energetica sotto forma di calore: questo spiegherebbe
dunque le bruciature conseguenti all'atterraggio di questi velivoli.
Questi campi magnetici sembrano risolvere le difficoltà che abbiamo noi
umani nel realizzare un reattore di tipo Tokamak (che permette risultati
stupefacenti), ovvero l'impossibilità di creare un campo magnetico e una
fonte di calore sufficienti; per questo si è pensato che gli ordigni volanti
extra-terrestri basino i loro motori su un propulsore simile.
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