Commissioni di studio dipendenti dallo Stato Maggiore
dell'Aviazione
La Francia cominciò a prendere in seria considerazione il fenomeno UFO nel
1954, quando vi fu un enorme numero di apparizioni inesplicabili verso i
mesi di settembre-ottobre: fu creata un commissione detta "Sezione di
Studio dei Misteriosi Oggetti Volanti" (SEMOC, Section
d'Études des Mystérieux Objets Célestes) dipendente direttamente
dall'ufficio scientifico dello Stato Maggiore dell'Armata Aerea. Il
luogotenente colonnello Richard Martin dirigeva le varie inchieste,
servendosi della Polizia Aerea e della Gendarmeria. Il 12 gennaio del
1955, il Giornale Ufficiale, pubblicò un comunicato del segretario del
Ministero dell'Aria in risposta ad una domanda postagli dal deputato Jean
Nocher il 7 ottobre 1954:
"La questione degli oggetti aerei non identificati è stata studiata dallo
Stato maggiore dell'Aviazione e dai servizi d'informazione del
dipartimento di Stato, a partire dall'anno 1951. Fino al settembre scorso,
nel nostro paese come negli Stati Uniti, quasi tutte le apparizioni
segnalate - quando erano credibili e sufficientemente precise - hanno
potuto avere una spiegazione senza tirare in ballo prove di armi segrete o
l'arrivo di ordigni extraterrestri. Tuttavia è stato ordinato alle
formazioni e alle basi dell'Armata dell'Aria: di redigere, attraverso i
testimoni militari o civili, un rendiconto obiettivo e dettagliato ogni
volta che un "oggetto celeste non identificato" venga loro direttamente
segnalato e di trasmettere un rendiconto con il nullaosta del comandante
della base o della formazione, allo Stato Maggiore dell'Aviazione (ufficio
scientifico), da ufficiali espressamente designati per seguire tale
questione. Infine la cattura di uno di questi "ordigni", benché fino ad
ora non abbia dato alcun risultato quando è stata tentata, è stata
autorizzata ogni volta che tale manovra non rappresenta un rischio di
incidente. Il personale delle basi e delle formazioni che si trovano in
presenza di una tale operazione devono sforzarsi di fotografare e, se
possibile, di cinematografare il fenomeno, ciò che invece non è stato
possibile tutt'oggi fare con la chiarezza e l'autenticità desiderata."
La risposta arrivò il 17 febbraio 1955 sulla rivista Punti di vista -
Immagini del mondo; in essa Nocher affermava che sebbene la maggior parte
delle osservazioni segnalate sono risultate risolvibili con una
spiegazione naturale, il 14,5% rimanevano del tutto inspiegate anche dopo
otto anni di controlli scientifici eseguiti con riprese dirette; questo
eccede il margine di errore degli sperimentatori. In conclusione il
deputato Nocher disse:
"Questa ipotesi non comporta che una sola soluzione: gli "oggetti celesti
non spiegabili" sono degli apparecchi di osservazione, abitati o no,
che provengono da un altro mondo, da un'altra galassia."
Dopo il 1954, però, il numero degli avvistamenti diminuirono drasticamente
e così in breve la commissione SEMOC si sciolse.
Si interessarono all'argomento seriamente e in maniera approfondita anche
la Gendarmeria, la Marina militare e mercantile, il Centro Nazionale di
Studi Spaziali e altri gruppi specializzati.
Nel 1974 il ministro della guerra Robert Galley, interrogato da J. C.
Bourret su France-Inter dichiarò che "è certo che esiste qualcosa che è
attualmente inspiegabile" facendo riferimento alle testimonianze raccolte
dal SEMOC anche dopo il 1955 (anno in cui si era ufficialmente sciolto).
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