- Scopo, obiettivi e risultati del progetto SETI@HOME -
 
ARTICOLO
Il progetto di volunteer computing del SETI

Ricerca di segnali di vita extra-terrestre tramite risorse condivise 

SETI@HOME è un progetto lanciato dal SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) basato su BOINC, ovvero sull'infrastruttura creata dall'Università di Berkley (California) che permette a singoli di utilizzare i tempi di inattività del proprio computer al servizio di progetti nel campo scientifico, creando in questo modo una gigantesca potenza di calcolo a costo zero. Il progetto SETI@HOME ha come obiettivo quello di analizzare dati provenienti dai radiotelescopi dei centri di ricerca del SETI. Questa iniziativa fa parte dell'approccio di ricerca di vita intelligente chiamato radio SETI che usa appunto radiotelescopi che captano segnali radio a banda stretta provenienti dallo spazio; il tipo di segnali che si cerca non si generano casualmente in natura e, in caso venissero riscontrati sarebbero prova di vita intelligente al di fuori del pianeta Terra. La quantità di risorse richieste dal progetto non ha un limite ben definito, in quanto una maggiore potenza di calcolo equivale alla possibilità di analizzare spettri radio sempre più ampi, aumentando così le possibilità di riscontrare questi segnali.
Ovviamente attraverso il cielo transitano moltissimi segnali d'interferenza causati da onde radio-televisive, GPS, satellitari e così via, e sebbene ad oggi il progetto non abbia rilevato una vera e propria traccia di vita intelligente, è stato possibile individuare aree del cielo da cui provengono onde non facilmente spiegabili come semplici interferenze. Seth Shostak (astronomo del SETI) si aspetta che entro il 2020-2025 indagando in una direzione particolarmente propizia (identificata con la sigla SHGb02+14a) si avrà una prova inconfutabile di presenza di vita intelligente.

 

Immagini correlate

Grafico di esempio del progetto SETI@HOME
 

GRAFICO DI ESEMPIO DEL PROGETTO SETI@HOME


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