- Il volto di Marte -
 
ARTICOLO
La verità a riguardo del volto su Marte nella zona di Cydonia

Una semplice collina nell'ombra o un volto umano?

Il 25 luglio 1976 la sonda NASAViking 1 scattava una foto alla superficie di Marte che alcuni giorni dopo avrebbe destato sconcerto nel pubblico di tutto il mondo. La foto, in figura 1, che inquadrava la zona a 40.75° di latitudine e 350.54° di longitudine (la cosiddetta zona di Cydonia), sembrava riportare un volto dalle sembianze umane. Varie teorie si svilupparono attorno a questo "volto su Marte", la più nota delle quali fu quella dell'astrofisico Richard C. Hoagland che in The Monuments of Mars: A City on the Edge of Forever (I monumenti di Marte: una città sull'orlo dell'infinito, 1987) sostenne la possibilità che quelle colline di 3 Km per 1.5 Km fossero state lasciate da antiche civiltà marziane, come anche altre rovine di città e piramidi individuabili sulla superficie del pianeta rosso. Le teorie di Hoagland non furono disprezzate: dal 1988 fu invitato più volte dalla NASA a tenere conferenze di fronte a migliaia di addetti sui risultati delle sue investigazioni sull'area di Cydonia. Robert Roe, presidente del House Committee on Space Science and Applications (Comitato sulla Scienza e le Applicazioni Spaziali) prima di dimettersi misteriosamente aveva ordinato alla NASA di ottenere immagini ad una risoluzione superiore dell'area di Cydonia. Nel 1993 la sonda della missione Mars Observer sparì e non si poterono avere quelle immagini fino al 1998.
Tuttavia le tanto attese foto finirono per annullare totalmente la validità della teoria di Hoagland: nel 1998 e nel 2001 la sonda Mars Global Surveyor, nel 2002 la sonda Mars Odyssey e nel 2006 la sona Mars Express (ESA) scattarono fotografie inequivocabili. In particolare l'ultima sonda faceva uso dell'avanzatissima tecnologia HRSC (High Resolution Stereo Camera) che ha permesso di arrivare ad avere una risoluzione in cui un pixel rappresentava solo 13.7 metri di suolo. Ciò permise persino di effettuare una ricostruzione tridimensionale della superficie del pianeta. I nuovi dati resero chiaro che la somiglianza con un volto umano era semplicemente dovuta alla bassa risoluzione dell'immagine originale e ad una situazione di ombre particolare dovuta all'inclinazione di 20° dei raggi solari rispetto all'orizzonte marziano. Si parla inoltre di un'interruzione di trasmissione per quella che sembra essere la narice del volto.

 

Immagini correlate

Il "volto di Marte" come è stato ripreso nel 1976 dalla sonda Viking 1
 

IL "VOLTO DI MARTE" COME È STATO RIPRESO NEL 1976 DALLA SONDA VIKING 1



Il "volto di Marte" a confronto nelle fotografie del 1976, 1998 e 2001
 

IL "VOLTO DI MARTE" A CONFRONTO NELLE FOTOGRAFIE DEL 1976, 1998 E 2001



Il "volto di Marte" come è stato ripreso nel 2001 dalla sonda Mars Global Surveyor
 

IL "VOLTO DI MARTE" COME È STATO RIPRESO NEL 2001 DALLA SONDA MARS GLOBAL SURVEYOR


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