- L'ape -
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ANIMALI NEL MONDO | ||
IMMAGINE | DESCRIZIONE | |
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LUNGHEZZA: 22 mm l'ape regina, 20 mm il fuco, 16 mm l'operaia
RIPRODUZIONE: probabilmente tutto l'anno
DIETA TIPICA: nettarivora (si nutre di nettare) |
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CURIOSITA' | ||
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Habitat | Comportamento | |
Habitat L'ape è uno degli insetti più diffusi nel mondo. Si trova ovunque, tranne che nelle regioni artiche, dove il clima rigido gli impedisce di vivere. Preferisce i luoghi aperti ma poco disturbati e si insedia, per costruire un alveare, nei ceppi dei vecchi alberi. L'alveare, o arnia se realizzato dall'uomo, è formato da vari scomparti, composti da celle dalle pareti di cera realizzate dalle operaie. Le celle, chiuse con opercoli color mattone contengono la covata (larve e ninfe), le celle otturate con cera bianca sono colme di miele, destinato a nutrire le larve e infine le celle otturate da cera gialla sono quelle che contengono il polline. |
Comportamento In natura l'ape domestica ha molti nemici. Deve, per esempio, evitare certi uccelli che volano vicino agli alveari, come i gruccioni (rari in Italia), ghiotti anche di vespe e calabroni. Questi ultimi due, a loro volta, fra gli insetti, sono coloro che insidiano maggiormente le api, poiché sono in grado di paralizzarle. Perciò, questo insetto deve restare sulla difensiva e contare sulle proprie armi per sopravvivere. È armata di un pungiglione a forma di arpione ma, dopo aver trafitto la vittima, al momento di staccarsi da essa, di solito si squarcia l'addome e muore. La sua natura in effetti non è battagliera. Completamente concentrata nel suo lavoro all'interno dell'affollatissimo alveare, si nutre dello stesso miele che produce. Nelle giornate di sole vola sulle piante in fiore che frequenta durante tutta l'estate. |
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Nutrimento | Riproduzione | |
Nutrimento Servendosi della sua proboscide aspira dai fiori il nettare, una sostanza zuccherina, e la ripone nelle ingluvie. Il liquido si mescola quindi alla saliva che, grazie alle sostanze che contiene, trasforma il prodotto grezzo. Gli zuccheri del nettare vengono lavorati dall'ape, che non deve far altro che immagazzinare il prodotto finale nelle celle dell'alveare dove esso si accumula fino a diventare miele. L'ape predilige i fiori selvatici e quelli di campo, i tigli e le acacie. Ciascuna "materia prima" conferisce al miele un gusto diverso. Non solo il nettare viene tuttavia immagazzinato: meticolosa, ripone il polline nei "cestelli" che, provvidamente ha sulle zampe posteriori. |
Riproduzione La regina ha il privilegio della riproduzione. Solo lei può deporre le uova che, una volta sviluppate, diverranno altrettanti membri del suo regno, artefici con il loro lavoro del successo della piccola "azienda". Tra di essi vi è il fuco, di sesso maschile, nato da un uovo non fecondato, e l'ape operaia, lavoratrice instancabile. Tutte le uova vengono disposte nelle celle dei vari reparti dell'alveare. La schiusa avviene dopo 3 giorni dalla deposizione, quando, dopo essere divenute ninfe, nascono già perfettamente autonome e in grado di lavorare. In effetti, la vita di un'operaia è molto intensa. Appena nata, comincia a pulire le celle e, dopo il quarto giorno, a nutrire le larve. A dieci giorni è già dotata degli organi per produrre la cera. Può immagazzinare il polline e il nettare raccolti sui fiori dalle sue compagne. All'età di 20 giorni incomincia a volare; lascia il nido per la prima volta e parte per la raccolta che, incessantemente, continua fino alla morte. |
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IMMAGINI E LINK | ||
LISTA
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