- L'ape -
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ANIMALI NEL MONDO | ||
IMMAGINE | DESCRIZIONE | |
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LUNGHEZZA: dai 18 fino a 26 cm di diametro, 8-10 cm di corpo, fino a 12 mm le
cheliceri
RIPRODUZIONE: probabilmente tutto l'anno
DIETA TIPICA: insetti, serpenti, lucertole, uccellini e altri
piccoli vertebrati |
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CURIOSITA' | ||
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Habitat | Comportamento | |
Habitat La migale è diffusa nelle foreste tropicali dell'America Meridionale. Questi ragni scelgono come rifugio una fessura su un albero, una buca nel terreno, oppure scavano una tana. Quale che sia il loro "alloggio" una ragnatela ne difende l'entrata. In caso di necessità, sono in grado di tessere grandi ragnatele e di costruirsi un piccolo rifugio sul tronco di un albero. |
Comportamento Le migali sono animali che non si concedono mai un attimo di tregua: durante la veglia, il riposo o la caccia, i peli estremamente sensibili distribuiti su tutto il corpo rilevano gli eventuali pericoli. Questo sensibilissimo apparato sensoriale serve a compensare la debolezza della loro vista. Escono al crepuscolo per sgranchirsi le zampe, senza però, mai allontanarsi troppo dalla tana. La notte è dedicata alla caccia, il giorno ala tessitura. La migale realizza alcune tele, prive di un'architettura precisa, solo per protezione e altre, a forma di calza, fungono da trappola. A volte però le migali si espongono in prima persona per intimidire i nemici; in questi casi continuano a tessere il loro filo anche quando sono in movimento e lo "srotolano" alle loro spalle, come una corda di sicurezza. |
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Nutrimento | Riproduzione | |
Nutrimento I ragni hanno escogitato nel corso della loro lunga evoluzione metodi ingegnosi e straordinari per nutrirsi. Il loro esofago poco voluminoso li costringe a "liquefare" le prede prima di ingerirle. Le migali adottando due diversi sistemi: alcune inumidiscono la vittima con una sostanza secreta dall'intestino e ricca di enzimi che dissolvono i tessuti; la "pappa" ottenuta, filtrata poi dai peli della bocca per eliminare i pezzi troppo grossi, viene "masticata" dai forti cheliceri, gli arti perorali a forma di tenaglia, fino ad ottenere una sorta di paté. Altre migali, attraverso un minuscolo orifizio, iniettano nel carapace della vittima, ad esempio un insetto, un succo digerente che liquefa l'animale. A questo punto non devono far altro che aspirare il contenuto. Ogni specie di migale ha il suo piatto preferito: rane, cavallette, blatte, lucertole, serpenti o piccoli roditori sono le vittime più comuni. Le caccia in movimento, oppure tendendo loro una trappola. |
Riproduzione Un rituale nuziale più simile a un combattimento che alle effusioni amorose precede l'accoppiamento. Può protrarsi per 2-3 ore: dapprima il maschio deve affrontare l'aggressività della femmina che rischia di eliminare il compagno prima ancora di unirsi a lui. L'unione stimola l'appetito della femmina che spesso divora il compagno subito dopo l'accoppiamento. Quando la femmina fecondata effettua la muta prima di deporre le uova, bisogna ricominciare tutto da capo: Infatti ritorna vergine. Dopo la deposizione la madre protegge le uova (il cui numero varia a seconda della specie) all'interno di un bozzolo di seta. La migale è una buona genitrice e generalmente si sposta con il bozzolo tra le zampe. Alla nascita i piccoli misurano di 6 agli 8 mm di diametro. Per 15-20 giorni rimangono nelle vicinanze del nido e poi si disperdono. Solo una parte della numerosa figliata raggiungerà l'età adulta. Molti piccoli rimarranno vittime della dura legge della foresta e del cannibalismo, diventando cibo per i fratelli o per gli adulti. |
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IMMAGINI E LINK | ||
LISTA
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