- La saturnia minore -
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ANIMALI NEL MONDO | ||
IMMAGINE | DESCRIZIONE | |
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LUNGHEZZA: 1,3 cm; apertura alare, 4 cm nel maschio e 8 cm nella femmina
RIPRODUZIONE: probabilmente tutto l'anno
DIETA TIPICA: il bruco ha un tipo di alimentazione vegetale;
nessun nutrimento durante gli ultimi due stadi di vita (crisalide e
farfalla) |
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CURIOSITA' | ||
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Habitat | Comportamento | |
Habitat La saturnia minore si trova in Europa e nell'Asia settentrionale. Abita le lande, le brughiere, le praterie e il limitare dei boschi e riesce a sopravvivere fino a 2000 m di altitudine. Passa dalla terraferma al cielo: dapprima piccolo uovo, poi famelico bruco che, alla fine di autunno, tesse un bozzolo piriforme sospeso tra i rami di un albero o di un cespuglio dove trascorre l'inverno, quindi crisalide e, infine, effimera farfalla. |
Comportamento Uscita dal bozzolo, la farfalla dispiega le ali come le vele di una nave, mostrando dapprima un colore azzurro pallido screziato di arancione e poi un ocello tondo, simile a un occhio truccato. Ancora umida e brillante sotto il sole primaverile, la saturnia si alza in volo lentamente. La femmina presenta gli stessi colori caldi e delicati del maschio che, tuttavia, si attenuano presto e scompaiono quando le ali si seccano. Comincia allora la sua folgorante esistenza che consiste di 3-4 giorni di frenetiche ricerche. Trascorreranno 88 ore per incontrare l'anima gemella, deporre le uova e scomparire. Dall'uovo nasce un bruco che, con l'avvicinarsi dell'autunno, raggiunta la lunghezza di 6 cm e il diametro di 1 cm, cessa improvvisamente di mangiare e si dedica alla costruzione del bozzolo: ne fissa l'estremità ad un ramo, predispone uno stretto orifizio per poter uscire in primavera, infine, produce un lungo filo di seta nel quale si avvolge come in un lenzuolo. Avviene quindi la ninfosi, cioè la trasformazione del bruco in crisalide, costretta a rimanere prigioniera del suo stesso guscio durante i mesi freddi per trasformarsi in farfalla solo all'arrivo delle prime belle giornate, quando la saturnia minore rompe il bozzolo di protezione e vola via. |
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Nutrimento | Riproduzione | |
Nutrimento Come molte altre farfalle, la saturnia minore non è in grado di alimentarsi, anche se possiede un apparato digerente e una tromba che però, essendo atrofizzata, non le permette di assorbire il nutrimento. Una volta nata, dunque, è destinata a morire nel giro di 3-4 giorni. Tuttavia, al secondo stadio della sua esistenza, quando si presenta come un grosso bruco verde di circa 6 cm di lunghezza e decorato da anelli neri, la saturnia si rivela una creatura vorace. Come un orco famelico, il bruco percorre lo stelo e le tenere foglie dei rovi, dell'erica, dei salici e di altre piante selvatiche, mangiando a volontà. Già a partire da questo momento deve però lottare contro il tempo: l'inverni, infatti, è alle porte e non gli sarà possibile superare i lunghi mesi di ibernazione senza il bozzolo che dovrà costruirsi. |
Riproduzione Dal momento in cui le ali si seccano, il maschio parte alla ricerca della partner. I due padiglioni situati al di sopra degli occhi sono in realtà delle antenne olfattive che permettono alla saturnia di individuare la presenza della femmina anche a grande distanza. Durante l'incontro, i due innamorati si tengono stretti, coda contro coda, e, una volta portato a termine l'accoppiamento, la femmina spicca il volo per andare alla ricerca di un luogo adatto alla deposizione. Le uova vengono deposte, spesso in un cespuglio di rovi, o su foglie alle quali aderiscono grazie a una sostanza vischiosa secreta da una speciale ghiandola. Il bruco si sviluppa rapidamente e divora voracemente il suo stesso bozzolo per liberarsi. |
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IMMAGINI E LINK | ||
LISTA
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