- L'uccello sarto codalunga -
 
ANIMALI NEL MONDO
IMMAGINE DESCRIZIONE

L'uccello sarto codalunga
 


Uccello sarto codalunga

GRUPPO: uccelli
ORDINE: passeriformi
FAMIGLIA: silvidi
GENERE: orthotomus sutorius

PESO: 12 g
LUNGHEZZA: 13-17 cm
APERTURA ALARE: 12-14 cm

MATURITA' SESSUALE: un anno
RIPRODUZIONE: durante tutto l'anno, in particolare a febbraio-maggio
NUMERO DI UOVA: 3-5
PERIODO DI INCUBAZIONE: 12 giorni
ET<font face="Verdana">À DELL'INVOLVO</font>: 12-13 giorni
INTERVALLO FRA LE NASCITE: un anno

DIETA TIPICA: insetti, ragni e talvolta nettare di fiori
VITA MEDIA: sconosciuta

CURIOSITA'


NOTE INTERESSANTI

  • È possibile trovarlo sia in zone verdi in città che nel sottobosco di radure.
  • È detto sarto per via della sua abilità a cucire assieme foglie creando una specie di tasca dove poi costruisce il nido.
  • Il suo monotono e continuo richiamo caratterizza l'Asia sud-orientale.
  • Nonostante tenti di celare il nido, spesso il cuculo riesce a depositare le sue uova.
  • È noto per rubare le fibre di cocco che gli servono per cucire insieme le foglie.

Habitat Comportamento

Habitat
L'uccello sarto codalunga è largamente diffuso nelle aree boschive ma anche tra le siepi e aiuole di parchi e giardini cittadini. Il suo habitat è principalmente la Cina meridionale, lo Sri Lanka, la Penisola Malese e l'isola di Giava. Come uccello è molto adattabile: è infatti in grado di vivere ovunque vi sia abbondanza di vegetazione (anche terreni abbandonati e radure di foreste); alcune volte si stabilisce anche in arbusteti semi-desertici o boschetti di bambù, arrivando (premessa la disponibilità di vegetazione) addirittura a 1800 m di altitudine.
 

Comportamento
L'orthotomus sutorius si vede spesso saltellare irrequieto tra cespugli, siepi ed alberi cercando insetti da piluccare. I suoi movimenti sono ondeggianti, i suoi svolazzi privi di forza e scoordinati: tutto ciò lo rende una facile preda di altri uccelli, per questo si sposta rapidamente da una zona verde all'altra evitando di attraversare aree aperte. Nelle vicinanze di caseggiati è invece (stranamente) molto socievole.
Il legame tra le coppie dura per tutto un anno, che in genere trascorrono nello stesso territorio; i due non perdono mai il contatto tra loro grazie ad un costante e monotono "ci-up" o in caso di emergenza una serie di "pit-pit-pit" che cessa con il pericolo.
 
Nutrimento Riproduzione

Nutrimento
L'uccello sarto codalunga si ciba principalmente di insetti e altri piccoli invertebrati, che si trovano con facilità e abbondanza nell'habitat tropicale. Grazie al suo becco appiattito, che usa come una pinzetta, riesce a catturare con facilità larve, bruchi, ragni, coleotteri che si trovano su foglie, steli e rami. È persino in grado di succhiare il nettare zuccherino dalle corolle dei fiori. Molti uccelli della stessa area in cui vive si nutrono degli sciami volanti di termiti, abbondanti durante la stagione piovosa, ma per via della sua scarsa agilità, questo passeriforme attende che esse si posino su una foglia e perdano le ali. È noto che i piccoli alimentati con le termiti hanno statisticamente più possibilità di sopravvivere.
 

Riproduzione
Il sottobosco dell'habitat di questo animale è ricco di serpenti, lucertole, manguste e altri uccelli che si cibano di uova e per questo la femmina dell'uccello sarto codalunga nidifica a 6 metri di altezza, con un raffinato lavoro di cucito che può durare anche due giorni, mentre il partner la difende da predatori e parassiti. Una volta cucite assieme varie foglie con un filo di fibre vegetali o tela di ragno, viene posto sul fondo del nido una coppetta d'erba, poi rivestita di cotone, penne e peli di animali. L'incubazione avviene da parte di entrambi i genitori e, una volta schiuse le uova, alimentano i piccoli senza soste per due settimane, fino all'involvo.
 
IMMAGINI E LINK
LISTA
  • IMMAGINE 1 - Un esemplare di uccello sarto codalunga di fronte ad un nido nascosto tra le foglie.
  • IMMAGINE 2 - Il genitore rigurgita in bocca al piccolo passeriforme del cibo.
  • IMMAGINE 3 - Un uccello sarto codalunga posato su una foglia.
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