Orazioni
- Pro Sexto Roscio Amerino: orazione contro un potente liberto di Silla (tiranno
di Roma); nell'attaccare questo individuo Cicerone deve prestare attenzione in
quanto è un'operazione pericolosa. Mostra infatti una grande abilità
oratoria, loda Silla pur spregiando il suo liberto;
- Verrine: sette orazioni contro Verre; l'opera è suddivisa in tre parti: la prima Divinatio In Cecilium
in cui chiedeva di essere scelto come accusatore e di non scegliere Cecilio
che avrebbe favorito Verre; viene poi l'Actio Prima In Verrem, breve ma
incisiva, al punto che Verre abbandona l'aula in quanto le prove sono schiaccianti;
vi'è
infine l'Actio Secunda In Verrem, mai pronunciata da Cicerone.
- Pro Lege Manilia De Imperio Gnaei Pompei: è un'orazione deliberativa, il
cui intento era sostenere una legge (e non accusare qualcuno); questa legge era stata proposta da
Manilio e prevedeva il prolungamento dell'Imperium
Consulares Straordinarius di Pompeo contro i pirati che infestavano l'Adriatico;
- Consolari: orazioni pronunciate da console, si ricordano in particolare le quattro catilinarie;
- Pro Celio: Celio era un ex-amante di Clodia, accusato da suo fratello
Clodio di averle rubato dei gioielli; Cicerone lo difende e descrive la
tanto esaltata da Catullo Lesbia/Clodia come una meretrice;
- De provinciis consolaribus: afferma l'importanza del prolungamento del
mandato proconsolare di Cesare in Gallia;
- Pro milone: scritta in favore di Milone che nel 52 a.C. aveva ucciso Clodio;
questa orazione è ricordata per essere avere avuto un esito negativo in quanto mentre veniva
pronunciata da Cicerone, nel foro vi erano i sostenitori di Clodio, per le
intimidazioni dei quali pare non sia riuscito a pronunciare
efficacemente il discorso; Milone viene quindi condannato all'esilio.
- Philippicae: opera in favore dei pompeiani Marcello e Ligario, prega
Cesare di non condannarli.
Ecco le principali caratteristiche che un'orazione doveva possedere nella visione ciceroniana:
- deve docere, ovvero deve avere una chiarezza espositiva notevole
e deve trasmettere un messaggio;
- l'argomentazione deve essere estremamente razionale;
- al contempo deve delectare e movere, attirare l'attenzione,
e suscitare emozioni o commuovere;
Cicerone non si può identificare completamente né nello stile asiano né nel
rodiese; il suo stile è solitamente descritto da una parola latina: concinnitas. Concinnitas
significa strutturare un periodo in maniera complessa, arricchirlo di
subordinate (mantenendolo però compatto), fare uso di simmetrie, parallelismi,
e anche
di equivalenze fonico-ritmiche.
|
|