- Lo spettrometro di massa - |
||
Scritto da: VeNoM00 | ||
ARTICOLO | IMMAGINE | |
In mezzo alle placche (una carica positivamente sopra, una carica negativamente sotto, vedere illustrazione) il campo elettrico genera sulle particelle provenienti da sinistra una forza Fe = qE diretta verso il basso, mentre il campo magnetico (entrante) una forza Fm = qvB1 diretta verso l'alto (per la regola della mano destra). Dunque molte particelle verranno deflesse ma nel caso in cui queste due forze si eguaglino avremo per un valore di vs per il quale le particelle non vengono deflesse. [1] qE = qvB1 => vs = E / B1 [2] E = V / d => vs = V / (d B1) Dunque variando i parametri del voltaggio (V), la distanza tra le placche
(d) e
l'intensità del campo magnetico (B1) è possibile ottenere un fascio di particelle con
velocità desiderata vs. [3] r = (m v) / (q B2) e inserendo la v ricavata in [2] [4] r = (m V) / (qB1B2d) dunque per ottenere la massa: [5] m = (qB1B2d / V) r Trovare il raggio della circonferenza non presenta particolari difficoltà. Dato che la quantità tra parentesi è costante, la massa varia in relazione al raggio della circonferenza compiuta. Oggi gli spettrometri di massa hanno vari utilizzi tra i quali la datazione
di rocce o manufatti umani antichi attraverso la misura della quantità di
isotopi instabili presenti su di essi. È inoltre possibile stabilire la
composizione di miscugli complessi, di molecole organiche e persino la
rilevazione di impurezze varie. |
|
|
<< INDIETRO |