- Orazio: la poetica - |
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Scritto da: VeNoM00 | ||
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La comicità di Orazio è di ispirazione morale, non è una rivolta
politica: non si espone, preferisce una vita ritirata. Prende spunto da un'esperienza
soggettiva e personale; sente forte il contrasto tra il proprio ideale
morale e la realtà: così nasce la comicità. Non si tratta di una comicità
aggressiva, non è una critica indignata, è la comicità di una persona che
guarda i vizi umani senza giudicarli, ma con comprensione e con il sorriso.
È una comicità indulgente. Non vuole fare il predicatore, e vede il
difetto umano come rimediabile. Ne deriva un'ideale morale del senso della
misura, sosteneva il mesotes (giusto mezzo), l'autarkeia (l'essere
autosufficienti, accontentarsi di poco). Si raggiunge l'autarkeia limitando i
desideri, poiché si evitano condizionamenti. Dice di essere un porco del gregge
di Epicuro. Difatti tutti questi principi sono propri della dottrina epicurea,
il cui obiettivo è ottenere l'atarassia
(assenza di turbamento).
Nelle sue opere a volte troviamo riferimenti agli dei, ma non c'è alcuno
scopo religioso, si tratta solo di metafore letterarie. |
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