- Pirandello e il teatro - |
||
Scritto da: VeNoM00 | ||
ARTICOLO | IMMAGINE | |
Pirandello non aveva inizialmente una buona visione della rappresentazione teatrale: riteneva fosse un'ulteriore traduzione della vita, già rappresentata dal romanzo. In sostanza facendo teatro si crea una ulteriore falsificazione della realtà. Pirandello supera questa contraddizione del teatro con la teoria dell'autonomia del personaggio dall'autore: bisogna fingere che i personaggi siano entità autonome che vivano di vita propria, senza che nessuno le abbia create. Inoltre accentua l'aspetto auto-critico del lavoro teatrale: mette in scena il teatro nel suo farsi (meta-teatro), la rappresentazione non è pretesa come naturale, al contrario viene messa in evidenza la sua artificiosità. Questi sono aspetti particolarmente evidenti nell'ultima fase. Fasi
I drammi grotteschi Particolare attenzione meritano i drammi della fase grottesca, in cui
il superamento del naturalismo porta ad un ribaltamento parodico
della
drammaturgia borghese, che diviene anche critica alla società contemporanea.
|
|
|
<< INDIETRO |