- Umbero Saba: puer senex e poesia onesta -
 
 Scritto da: VeNoM00
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Il puer senex e le influenze

La poesia di Saba si concentra inizialmente sull'autoanalisi delle vicende della sua famiglia a Trieste, mentre nelle poesie della maturità passa a trattare il concetto del puer senex, dove gli opposti di gioventù e vecchiaia si uniscono, tema già presente nei secoli variamente. Si pensi ad esempio alla poetica del fanciullino pascoliana che viene tuttavia interpretata da Saba come indagine del profondo. Oltre a quest'ultimo, l'unica fonte d'ispirazione evidente è Manzoni.
Il ritmo dei componimenti di Saba ricorda quello dei libretti d'opera per il suo tono melodrammatico; lo stile fa ampio uso di anadiplosi (ripetizioni).

La poesia onesta

Amai trite parole che non uno
osava. M'incantò la rima fiore
amore,
la più antica, difficile del mondo

Amai la verità che giace al fondo,
quasi una sogno obliato, che il dolore
riscopre amica. Con paura il cuore
le si accosta, che più non l'abbandona.

Amo te che mi ascolti e la mia buona
carta lasciata al fine del mio gioco.

In Amai (da Mediterranee) si può cogliere più a fondo la concezione poetica dell'autore: egli ama il lettore e la carta del gioco, o forse la carte su cui scrive, buona, onesta. Saba amò usare nelle sue composizioni rime usate e abusate nei secoli, banali ma che risultavano al contempo difficili proprio per questa loro semplicità. Egli esprime il poetico attraverso un linguaggio impoetico, contrapponendosi ai crepuscolari che rendevano poetico ciò che non lo era. In sostanza Saba si servì di elementi poetici ma abbassati ad un livello quotidiano (tecnica della contro-eloquenza).
Secondo Saba, ai poeti del suo tempo non rimaneva che fare poesia onesta, senza forzare mai l'ispirazione, né farla parere maggiore di quanto non sia, ma lasciandosi condurre dalla vena artistica. Il sapore quotidiano e semplice della sua opera è anche dovuto al continuo conversare con il lettore, vera essenza della poesia, senza la necessità di utilizzare artifici retorici.

 


Busto a Trieste che ritrae Umberto Saba
 
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