Il contesto letterario
Verso la metà del Cinquecento in Europa vi è un evento rivoluzionario:
il Concilio di Trento, che nel 1555 da il via alla
Controriforma (attuata dalla Chiesa Romana in risposta alla Riforma
Protestante), per durare quasi 20 anni. Il Rinascimento della prima metà
del secolo è molto diverso da quello della seconda parte
proprio per questo: prima l'uomo era al centro dell'universo, ma poi questa idea entra in crisi
e prevale la convinzione che l'essere umano sia sottomesso alla fortuna.
Di reazione, gli scrittori del tempo tentano di dominare questa crisi con la forma, con lo
stile (si ricordi l'ottava d'oro di Ludovico Ariosto), con l'ironia e attraverso l'armonia,
ottenuta grazie ad una forte ispirazione alle forme classiche.
Tuttavia in generale, dopo la Controriforma, prevale l'insicurezza: si
parla infatti per Tasso di ambivalenza e ambiguità (anche
formale). Persino la spiritualità è in crisi: la religiosità diventa
esteriore e liturgica, perde il suo aspetto interiore e intimo (si veda ad
esempio quanto descritto dal Manzoni sulla processione contro la peste).
Altra conseguenza della Controriforma è
l'arresto della cultura laica, lo spazio torna e essere
verticale (anche se in maniera diversa in Tasso). C'è intolleranza religiosa,
viene istituito il tribunale della Santa Inquisizione, il sospetto, e
quindi l'insicurezza, si diffondono. Sempre in questo periodo vi è una
scoperta scientifica fondamentale anche per tutto il pensiero successivo, fino a
Leopardi: la rivoluzione copernicana, che toglie l'essere umano (la terra)
dal centro
dell'universo; in questo modo l'uomo perde fiducia
in se stesso.
Tutto questo si manifesta a livello letterario nella crisi del
classicismo dando origine al Manierismo, e in una seconda fase di rifiuto
totale del classicismo, si avrà allora il Barocco.
Il critico ungherese, Tibor Klaniczay, sostiene appunto che sia il Manierismo che il
Barocco nascono dalla crisi del rinascimento, ma
mentre il primo rispecchia il problema stesso, il secondo è l'espressione del
suo
scioglimento e superamento.
Il Manierismo è una ripresa esasperata delle forme classiche fino alla
bizzarria. Il modello dell'artista è Tasso: inquieto,
individualista, introverso e nel quale si alternano momenti
di autoesaltazione a momenti di crisi.
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