- Vocazione di Matteo (pittura ad olio) -
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Analisi critica opera di: Caravaggio | |||
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Vocazione di Matteo
Autore: Caravaggio |
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COMMENTI E RIFLESSIONI | |||
Commento Quest'opera fu composta da Caravaggio in occasione dell'anno giubilare 1600 per il ciclo che gli era stato commissionato per la cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi: si trattava della sua prima grande commissione pubblica a tema religioso. Il progetto di decorazione era stato voluto dal cardinale Mathieu Cointrell (Matteo Contarelli) nel 1565, proprietario della cappella ma iniziò dopo la sua morte. La direzione dei lavori fu affidata a varie personalità e infine per volere del Cardinal del Monte a Caravaggio. Le decorazioni dovevano consistere nella narrazione di vicende riguardanti il santo omonimo di Contarelli, San Matteo. Caravaggio dipinse "Vocazione di san Matteo" e "Martirio di san Matteo". Nella Vocazione il pittore tenta di "fare una storia lavorando sul quotidiano", ovvero utilizzare un linguaggio estremamente semplice e comprensibile per esprimere il sacro. La scena rappresenta Matteo Levi, esattore delle tasse, pubblicano e quindi peccatore, in una stamberga con altri esattori occupati a contare monete. Matteo viene però colpito dalla luce intensissima luce proveniente dalle spalle di Gesù che lo indica per chiamarlo a sé. Il personaggio a fianco di Gesù è Pietro, figura rappresentante la Chiesa, a metà tra il divino e l'umano. La luce tagliente amplifica il gesto di Cristo (la cui posa della mano è un'evidente citazione a quella di Adamo della volta della Cappella Sistina) di vocazione dell'apostolo. Caravaggio riesce a descrivere con toni elevati l'umile realtà, grazie al suo caratteristico uso della luce, sulla finestra impannata, sugli oggetti sparsi sul tavolo e sui colori dei vestiti dei presenti. La luce di Cristo è infatti per tutti e dirada le tenebre (forti e pesanti dietro l'anta della finestra e sotto la lama di luce) per chi è disposto a riceverla; infatti i tre personaggi che guardano verso la fonte luminosa saranno salvati, mentre gli altri due, che hanno scelto di ignorarla sono condannati. È dunque espressa in maniera implicita anche la tesi sulla libertà di scelta nella visione cattolica in opposizione a quella protestante, tema allora molto attuale.
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