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Scritto da: VeNoM00 | Discuti sul FORUM | ||
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Naturalismo e classicismo L'apice in campo artistico del periodo illuminista è il
Neoclassicismo, che si contrappone al naturalismo tipico del
Seicento. Il naturalismo tendeva a imitare la natura e niente più, al
contrario il classicismo vuole idealizzare e raggiungere quel bello
assoluto, che fin dall'antichità non si riteneva esistente in
natura: è quindi l'artista che deve inventarlo. Per fare questo è molto
importante la ripresa dei classici, ideale di perfezione, in
linea con le tendenze razionalistiche dell'epoca. Ad esempio il
Napoleone come Marte pacificatore del Canova viene trasportato in una
dimensione ideale e classica. I protagonisti Tra i primi pittori neoclassici ricordiamo Raphel Mengs che
nelle sue Riflessioni sulla bellezza diede inizio al
Neoclassicismo e Jacques-Louis David (pittore che si ispira a
Raffaello e rappresenta temi attuali come la rivoluzione e l'impero
napoleonico attraverso opere ricche di citazioni ai classici). Nel campo
della scultura sono poi importanti Antonio Canova e
Thorvaldsen, mentre sul piano teorico è invece da ricordare lo
storico Winckelmann, principale divulgatore della teoria estetica
neoclassica. Novità nel mestiere dell'artista Nella seconda metà del Settecento nascono in tutta Europa nuove
accademie dell'arte e quelle già esistenti si rinnovano. Tutti
questi circoli intellettuali hanno il comune intento di aggiornare il
seicentesco gusto classicista al neoclassico. L'insegnamento è
principalmente concentrato sul disegno: dapprima si insegna a
copiare, poi a copiare da calchi di gesso e infine a realizzare disegni
dal vero. Non vi sono corsi sistematici per la pittura ad olio, quindi
in queste accademie lo studente si deve affiancare spesso ad un
maestro. L'Accademia assume inoltre in molti casi finalità
prettamente economiche, ovvero l'esportazione di oggetti d'arte di
elevata qualità. L'architettura Nel campo architettonico si sviluppa in concomitanza con l'Illuminismo la figura dell'ingegnere civile, che però non prenderà piede fino all'Ottocento. Sino ad allora la figura dell'architetto rimarrà predominante. In questa disciplina si definisce un nuovo rapporto tra archeologia e progetto, la prima è fonte di ispirazione pressoché infinita di forme mentre la seconda serve per idealizzare, segnando però così una rottura con la tradizione classicista precedente: i modelli classici vengono presi e semplificati per esaltarne la perfezione e il rigore geometrico, carico di significati simbolici. I primi musei Nel Settecento sul modello dei Musei capitolini a Roma, aperti al pubblico per volere del papa, nasce l'idea di museo moderno, aperto a tutti. Promotrice di questa apertura al pubblico dell'arte è anche la Rivoluzione, sia per motivi ideologici sia per fermare l'iconoclastia popolare del tempo. In seguito, sotto Napoleone, vengono aperti i musei del Louvre dove sono raccolte moltissime opere d'arte, soprattutto raccolte dell'imperatore durante le sue campagne militari, in particolare in Italia. Parte del bottino sarà poi però restituito grazie al Congresso di Vienna. Archeologia Risonanza fondamentale in arte hanno anche gli scavi archeologici, in
particolare di Pompei e di Ercolano che influenzano
notevolmente lo stile del tempo. Tuttavia i primi pareri che giungono
non sono in realtà molto positivi, alcuni trovano i dipinti poveri nel
disegno e nei colori. Joseph-Marie Vien, maestro di David, invece
rimase colpito dai ritrovamenti e ne trasse ispirazione per gli aspetti
di sobrietà e austerità, valida alternativa al Rococò. Winckelmann Winckelmann, in Pensieri sull'imitazione dell'arte greca nella pittura e nella scultura, vero e proprio manifesto dei canoni estetici neoclassici, esalta i valori spirituali, il rigore formale e i contenuti etici dell'arte antica in opposizione agli eccessi del Rococò e del Barocco. La formula che egli usa per riassumere le caratteristiche dell'arte greca è nobile semplicità e quieta grandezza. Egli afferma inoltre che l'età classica non deve essere ripresa solo in maniera archeologistica ma anche sul vero e proprio piano dei valori, perfettamente espressi dal Laoconte ed altre opere.
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