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In campo sentimentale a chiunque capita di
ricevere dei "no" e allo stesso tempo di doverne dare, questo è normale, ciò che
invece risulta interessante notare è che queste negazioni non sempre vengono
recepite come tali; quante volte in amore:
- Un silenzio si trasforma in un "non mi dice di no, ho una possibilità".
- Un "no"
poco deciso diventa un "tentenna, forse mi vuole".
- Un "no" deciso muta in un "non
mi ha capito del tutto".
- Un "non saprei" si trasforma in un "ci sono quasi".
In una parola si insiste. Pur di non accettare la
realtà dei fatti si applicano scuse, giustificazioni o bugie vere e proprie. Il
tutto mentre ci sembra di essere stati/e fin troppo chiari/e con chi dall'altro
lato rifiutiamo. Da una parte applichiamo emozione/istinto, dall'altra non
riusciamo a capacitarci del perchè di tanta insistenza.
Ebbene il problema dell'attrazione è proprio questo: non si spegne mai con due
semplici lettere ("no"), occorre opporgli una forza e una determinazione molto
grande, anzi, perchè abbia effetto è necessario cambiare l'opinione che ha di
noi chi da noi è appunto attratto/a. A tale proposito, cercheremo in questo
articolo di analizzare atteggiamenti e conseguenze dei comportamenti più comuni;
eccoli:
- Deridere - Solo quando riceviamo un "no" ci accorgiamo di quanto
può essere penoso e triste esserne vittima. La scelta più sbagliata in
assoluto è (inutile dirlo) banalizzare un sentimento deridendolo; in questo
modo si ingenera nella vittima dello scherno vera e propria frustrazione.
Evitiamo l'umiliazione (se non per la persona in questione almeno per noi),
non è altro che terreno fertile per vendette, perdite di controllo o
conseguenze psicologiche anche gravi.
- Lasciare il dubbio - Chi lascia passare del tempo senza affermare
la propria avversione/repulsione all'avvio di un rapporto sentimentale si
espone ad altri rischi: il "minore" è quello di creare inutile
illusione/sofferenza nell'innamorato/a, il peggiore quello di far nascere
un'ossessione (con ovvi rischi di vario genere). Contrariamente a quanto si
può pensare, un'ossessione può nascere molto facilmente,: non vi è infatti
desiderio più grande di quello che presenta difficoltà e tarda a
realizzarsi.
- Un "no" chiaro e deciso - Un "no" che non lascia spazio a dubbi,
istantaneo ed onesto rappresenta in molti casi il male minore; come è ovvio
la persona in questione ne soffrirà ma, perlomeno, non gli/le daremo
occasione e tempo di costruire i cosiddetti "castelli per aria". Se non ci
troviamo di fronte ad una persona a cui teniamo, è in genere il miglior
compromesso. Certo non aspettiamoci che basti un solo "no".
- Dare una "possibilità" - Talvolta costa davvero poco accettare
un'uscita nella quale, a seconda dei casi, si può convincere indirettamente
la persona in questione di non essere fatti l'uno per l'altra (o perchè no,
scoprire inaspettatamente di esserlo); se a quattrocchi non ci si trova bene
è anche possibile accentuare la propria condizione di insofferenza con
comportamenti poco piacevoli; l'ideale sarebbe insomma dimostrarsi una
compagnia noiosa, banale, con cui non c'è nulla da condividere.
L'ultima tecnica è l'unica che funziona davvero e
in tempi brevi, comporta un certo sacrificio di tempo e orgoglio ma chiude ogni
dubbio su di noi; l'unico accorgimento è non essere in alcun modo sfacciati/e,
altezzosi/e o peggio cattivi/e, si tratta di atteggiamenti che affascinano
moltissime persone (tanto più chi già ha una "cotta" per noi).
Va detto infine che, i discorsi fatti in precedenza, hanno comunque due
presupposti imprescindibili: primo, la persona in questione è davvero innamorata
(non vuole insomma solo sesso), secondo, la persona è affidabile (non si corrono
rischi di alcun genere a starle insieme). In caso di estranei o persone poco
raccomandabili (che naturalmente non ci interessano) è importante sfoggiare un
sorriso cordiale, non essere in alcun modo scortesi e affermare con calma
decisione un "no" senza scampo e spiegazione.
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