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Mettiamo subito in luce un dato di fatto: nessuno
è esente dall'essere criticato, tutti (intelligenti, belli, simpatici, ricchi,
famosi, potenti, ecc.) critichiamo e tutti veniamo criticati. A volte, quando
non focalizziamo bene le situazioni, ci sembra che l'intero mondo ci abbia preso
di mira per poi abbatterci con un odio e una determinazione senza pari, ebbene,
è davvero così o stiamo un po' esagerando? Proviamo a scoprirlo.
Esistono diversi tipi di critiche, analizzandone le categorie più ricorrenti
possiamo con buona probabilità farci un'idea di quanto devono importarci e di
quanto queste possano essere fondate:
- Critiche mosse da invidia - Probabilmente sono le critiche più diffuse in
assoluto e quelle che meno vanno ascoltate, anzi, in molti casi sono un segnale positivo: se
ci attaccano significa che stiamo andando bene, che siamo forti e che stiamo
raggiungendo dei risultati. Non prendiamo neanche lontanamente in considerazione
queste frecciatine e impariamo a sorridere di fronte a chi vorrebbe prendere il
nostro posto. Se non subissimo mai critiche allora dovremmo sinceramente
preoccuparci perchè significherebbe o che facciamo pietà o, peggio che peggio,
che
risultiamo indifferenti.
- Critiche mosse da malumori - Non di rado capita di essere
inaspettatamente "aggrediti/e" da persone del tutto insospettabili; riceviamo
frasi amare e spietate senza comprenderne la ragione e magari ne
soffriamo molto di più perchè appunto rivolte da chi di norma ci è amico/a; sono questi i
casi in cui porzioni negative di vita altrui (maltrattamenti, fallimenti, stanchezza,
salute, ecc.) arrivano a scaricarsi su persone del tutto estranee: noi. Non prendiamocela
perchè chi è sotto stress dice ciò che gli altri dicono ma che di per se non
pensa. Ricordiamo anche che
ognuno di noi ha i suoi limiti e difetti, non troveremo mai persone perfette, occorre
sempre sapersi capire e venire incontro.
- Critiche di scherno - Sono quelle ingenue affermazioni basate
su giudizi superficiali e poco convinti. Queste persone che a noi sembrano del
tutto determinate e motivate, agiscono senza conoscerci e spesso non credono
neppure in ciò che dicono. Essere intelligenti significa
avere la capacità di immedesimarsi nelle persone, ebbene, da qui si
evince il livello qualitativo, l'attendibilità e la rilevanza di queste sentenze
"sparate a vuoto":
zero. L'importante è non prendersela e imparare a rispondere sulle
rime senza mai dare soddisfazione, preferibilmente con un sincero sorriso
compassionevole (se non ci viene da ridere ci basta pensare all'infaticabile
criceto che corre a vuoto nel loro microscopico cervello).
-
Critiche costruttive - Queste notazioni
si distinguono da tutte le altre perchè immediatamente recepibili come
intelligenti, ragionevoli; si riconoscono subito perchè non mirano mai a
distruggere la persona bensì a "migliorarla", ad individuare un problema
risolvibile e a porne una soluzione sensata. In questo senso chi ci critica
(con garbo e tatto) si dimostra una persona che davvero si preoccupa di noi:
ascoltiamola con rispetto e riflettiamo sui suoi consigli, fatto questo
operiamo una scelta comunque personale e agiamo di conseguenza.
In sostanza, la chiave per riconoscere una
critica veritiera da una mendace sta proprio nella sua causa scatenante. Poichè
tutti sanno di stare dicendo parole che generano sofferenza: chiediamoci il
perchè accettano di mettersi nelle condizioni di un possibile contrasto. Ad ogni
giudizio corrisponde una causa scatenante, un perchè (ire, rancore, stanchezza,
vera amicizia, superficialità, ecc.), il modo giusto di reagire è diventare
attenti osservatori di se stessi e degli altri:
- Abbiamo davvero questo difetto e/o questa mancanza?
- Chi l'ha rivolta ha motivi/interessi a farci del bene o del male?
- Ci costa di più sottoporci al difetto o continuare così?
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