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A molte persone timide capita di soffrire per il
fatto di non trovare il modo, l'occasione o semplicemente il coraggio di
inserirsi in una discussione. Nell'immediato il timore di sfigurare diventa
superiore alla voglia di creare contatti così, per questa piccola remora, ci
ritroviamo nella ben peggiore sensazione conseguente di solitudine/isolamento. A
tal proposito ecco alcune idee su come introdursi in un discorso e vincere
l'autoesclusione che spesso ci autoinfliggiamo:
- La voce - Non speriamo di ricevere attenzione mentre più persone
discutono
con una vocina flebile, dobbiamo alzare il tono di voce al massimo ma senza
urlare. Le persone che non ci conoscono, o peggio che sono
abituate ad ignorarci, fingono di non avvertire nemmeno la nostra presenza e per
questo pensiamo di non dire mai nulla di interessante. Sbagliato: la
parola d'ordine è parlare a voce alta e non lasciarsi interrompere da chi
maleducatamente tenta di sovrapporsi a noi, se è il nostro turno non
smettiamo di illustrare il nostro concetto.
- I gesti - Il gesticolare mentre si parla è una prerogativa tutta
italiana che può aiutarci a raggiungere obiettivi oltre che di attenzione
anche di chiarezza. Nella gestualità facciamo rientrare anche stimoli
tattili come rapide carezze (in zone neutre); non dobbiamo mai scordare che
un contatto rispettoso con l'interlocutore aumenta a dismisura la nostra
incisività. Impariamo infine a guardare negli occhi il nostro ascoltatore
senza timore (immaginiamo che si tratti di due palline colorate, che male
c'è ad osservarle?).
- L'ironia - Dobbiamo essere sempre disposti/e a fare autoironia
(senza umiliarci) e soprattutto a far ridere con battute di classe. Se poi
diveniamo noi stessi/e vittime di scherno occorre non dare mai soddisfazione
ma nemmeno creare "attrito"; l'ideale è non negare ma confermare
l'aggressione altrui per poi incanalarla e rivoltarla proprio verso chi l'ha
scagliata. Impariamo dai comici ad avere sempre una risposta pronta,
esilarante e vincente.
- Quando tutti tacciono - Nei momenti in cui nessuno parla siamo
noi a dover entrare in gioco con battute, idee, notizie
interessanti/divertenti che, se proprio non ci vengono spontaneamente,
possiamo prepararci in precedenza. Chi sa accendere o riaccendere un momento
"morto" è sempre molto ben voluto e accettato in ogni compagnia, risulta
anzi il suo "perno fondante".
- Alleanze - Se riusciamo ad avere persone a noi favorevoli
all'interno di un gruppo accattivarsi la simpatia generale diventa molto più
semplice; per fare questo però occorre non isolarsi con chi già si conosce
ma creare connessioni, trovare punti in comune con gli altri. Se invece non
abbiamo "alleati" cerchiamo di dare soddisfazione a chi (del nostro stesso
sesso) è più influente e da lì passare via via a chi più troviamo affine.
- Argomenti favorevoli - Se la compagnia tende ad affrontare sempre
gli stessi argomenti cerchiamo di informarci su questi e di raccogliere
abbastanza dati e nozioni da poter almeno intervenire. Se tuttavia non
riusciamo ad entrare nel "tema" più discusso cerchiamo di sfruttare gli
attimi di pausa tra una frase e l'altra per poter lanciare un nuovo discorso
(il più possibile interessante/attuale) dove siamo più a nostro agio.
- Quali argomenti - Gli argomenti migliori sono, a seconda dei
casi: quelli d'attualità, quelli che toccano più persone del gruppo, che
creano scandalo, risultati sportivi, musica, politica, pettegolezzi, cinema,
proprie figuracce e qualche piccola nota tragica (senza esagerare). Sono
invece da evitare: discorsi troppo seri, senza possibilità di intervento da
parte di terzi, boriosi e/o troppo fuori luogo/tema in relazione alle
persone presenti. In particolare sottolineiamo la necessità di non
autoesaltarci in alcun modo.
- Niente paure - Timori come quelli di risultare inopportuni,
ignoranti, stupidi (ecc.) sono tutti da scansare abilmente. Nessuno ci crede
perfetti se stiamo in disparte, anzi, è molto più facile che ci considerino
persone antipatiche; meglio mille "figuracce" che passare per taciturni. Non
sono mai le persone schive ad essere invitate da tutte le parti bensì quelle
giocose ed espressive che hanno il coraggio di mettersi in gioco con i
propri pregi e difetti. Ricordiamo sempre che chi non si fa avanti non passa
per misterioso ma per incapace, insomma, non siamo perfetti e nemmeno lo
sembriamo, il coraggio di accettarci dopo qualche sconfitta non potrà che
premiarci.
In conclusione ribadiamo che nel 99% dei casi la
simpatia è la chiave in grado di aprire ogni porta, l'ultimo consiglio è perciò
quello di ridere e sorridere, si tratta di un modo semplice/efficace di creare
rapporti di ogni genere.
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