Innamorarsi, o più facilmente, prendersi una cotta per un ragazzo più grande (anche molto più grande) è un accadimento del tutto normale che si presenta in ambo i sessi e coincide spesso con una ricerca di sicurezza e stabilità in risposta ad una propria inconsapevole mancanza. Il problema che sorge da una relazione dove la differenza di età è notevole si evidenzia quasi sempre nella discordanza di interessi e prospettive delle varie fasce di età:
Come è ovvio questa è una generalizzazione nella quale in realtà dovrebbero essere annesse notevoli variazioni, alterazioni, casi eccezionali (ecc.); in genere tuttavia è praticamente innegabile che l'evoluzione della visione sentimentale subisca variazioni simili a quelle proposte. Da questa fredda schematizzazione possiamo quindi azzardare una teoria su come possono rapportarsi persone appartenenti a fasce di età troppo diseguali. Come accade nell'aspetto fisico anche la psiche dell'essere umano muta con il passare del tempo, all'inizio ci sono grandi e rapide evoluzioni, via via si giunge invece ad una stabilizzazione ed infine (che lo si voglia o no) ad un conseguente deperimento.
Mettendo da parte i casi estremi, chi inizia ad esempio un rapporto nelle prime tre fasce con un distacco di 7-8 anni dal proprio partner rischia di imbarcarsi in una storia che, causa incompatibilità prima psicologica e poi generazionale, sfocerà in situazioni di rottura (o comunque negative). Escludendo le ultime tre fasce dove le differenze (seppur molto gradualmente) si assottigliano, passiamo in rassegna il punto focale delle relazioni più incostanti: l'adolescenza; la fase iniziale (13 anni) è del tutto diversa dalla finale (18 anni), soprattutto nei maschi c'è un vorticoso passaggio da bambini a uomini del quale si è facilmente inconsapevoli, si ha insomma una visione della vita ancora legata al gioco, all'assenza di responsabilità, qualcosa sta cambiando ma si tratta solo di un seme che solo dopo trova la sua apertura. Le esigenze sono diverse, gli obiettivi e le certezze incompatibili: mettersi con un ragazzo troppo grande può significare farlo soffrire e soffrire a propria volta, la relazione può saltare facilmente e se dovesse durare potrebbe comunque generare problemi in età avanzate (uno dei due partner sarebbe ancora giovane mentre l'altro già in età avanzata; le conseguenze sono ovvie).
Un/a ragazzo/a ama ballare, far baldoria, provare nuovi stimoli, chi ha superato questa fase vuole (spesso inconsapevolmente) costruire qualcosa di più solido (e più tranquillo). A volte quello che può sembrare un'attrazione fortissima non è altro che l'espressione di un proprio desiderio atto ad ottenere ciò che gli altri non possono avere, un bisogno di soddisfazione oscurata dell'impossibile. Il punto è che ce ne si accorge solo dopo: è la vana superbia di sentirsi migliori per aver ottenuto/cercato ciò che altri (apparentemente) non osano neppure desiderare. Come è ovvio l'amore se sincero non può essere fermato, ad ogni età. Questa trattazione si riferisce a ciò che sta prima, al desiderio di una persona più grande e non a quello che avviene a sentimenti in gioco (un campo che non può e non deve essere sottoposto ad analisi).