Consigli sentimentali
 


Love Come farsi nuovi amici
Vincere la solitudine: consigli su come trovare nuove amicizie


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In molti casi gli unici amici con cui tessiamo dei rapporti sono quelli che le circostanze e i percorsi prefissati ci impongono (asilo, elementari, medie, superiori, università, posto di lavoro, ecc.), questo porta molti di noi a chiudersi e a non portare mai avanti una ricerca  attiva di di nuove conoscenze.

Se a questo aggiungiamo il fatto che viviamo in una società atomizzata, dove tutti hanno paura di tutti e i contatti vengono evitati il più possibile, ci accorgiamo che la solitudine è sempre a un passo da noi. Quando difatti abbandoniamo i luoghi d'incontro passivi spesso e volentieri non siamo in grado di mantenere i contatti e ci "perdiamo di vista" (cambio di lavoro, scuola, interessi, ecc.).

Per trovare nuovi amici e amiche il primo scoglio da affrontare è la timidezza. Al pari di una conquista amorosa, dobbiamo trovare il coraggio e la volontà di affrontare gli sconosciuti, di fare la prima mossa. A tal proposito vedremo pertanto come e dove è possibile "attaccare bottone" con persone nuove ed interessanti:

  • Dove trovare nuovi amici - Autobus, metropolitana, navi, aerei e soprattutto treni sono i luoghi ideali nei quali esercitarci; proviamo a parlare con una persona sconosciuta, scegliamone una che ci aggrada e sediamoci accanto, non ha importanza che sia maschio/femmina, anziana/giovane, dobbiamo provare a dialogare, a rompere il ghiaccio. Anche parchi, spiagge, luoghi di competizione, locali, aree di ricreazione/divertimento, palestre, eventi, concerti, manifestazioni, mense e ritrovi di passioni comuni sono ambienti papabili per fare conoscenze. Possiamo avvicinare anche solo i vicini di casa (non di rado viviamo decenni senza neppure sapere chi vive a pochi metri da noi).
     
  • Le persone ideali - Evitando chi ha un'aria che non ci soddisfa e prediligendo chi troviamo affine, le prede ideali sono in genere chi vediamo in solitudine, chi si annoia, è triste o si guarda attorno spaesato/a; per quanto concerne i gruppi occorre invece fare maggiore attenzione: se ci accorgiamo difatti di una loro eccessiva coesione/complicità (intese tramite sguardi, sorrisini, ecc.) l'accesso può essere più complicato e deve forzatamente passare attraverso l'approvazione del loro leader. Per riconoscere il punto di riferimento di un gruppo basta guardare chi tutti guardano dopo aver parlato e/o chi guarda solo noi senza cercare approvazione altrui.
     
  • Come porsi mentalmente - La parola d'ordine è "mettiamola sul ridere". Dobbiamo dare già per scontato che, facendo il primo passo, incapperemo in piccole gaffe e che, almeno inizialmente, parremo inopportuni/invadenti. Non importa. Il risultato che conta è creare delle relazioni, più ci alleneremo, più saremo capaci di intrattenere discorsi socievoli. Non scordiamo mai che gli errori vanno cercati come esperienze e che sbagliare significa porre le basi, i solidi mattoni del successo.
     
  • Prima di iniziare un discorso - Non ci sono strategie particolari per approcciare nuovi amici, basta la benchè minima scusa per avviare una discussione (un urto, un errore, un favore, ecc.), l'importante è non partire in negativo: sorridiamo, manteniamo una postura consona, stringiamo la mano al momento giusto, guardiamo negli occhi il nostro interlocutore, parliamo di cose belle/divertenti, rendiamoci disponibili e offriamo (disinteressatamente) il nostro aiuto.
     
  • Di cosa parlare - Evitiamo di partire con argomenti troppo personali/seri come politica, religione, famiglia, ideali (ecc.); la regola è partire dal "più e dal meno" per poi tastare il terreno e approfondire; ecco alcuni argomenti classici: il tempo (es. "finalmente ha smesso di piovere..."), elementi in comune (es. "sei anche tu...", "vai anche tu...", "hai anche tu..."), complimenti ("bella quella fotocamera, è una..."), domande semplici ("è questo il treno per..."), richieste di indicazioni (l'ora, la strada, ecc.) e studio/lavoro ("cosa studi?", "i clienti mi fanno impazzire...", ecc.). Concluse le consuetudini si inizia a mettersi in gioco con trattazioni più vicine ai nostri interessi.
     
  • Come capire quando si è di troppo - Molte persone temono i contatti e, se ci facciamo caso, tendono a mettere delle "barriere" (sguardi sfuggenti, libri, cellulari, PC, ecc.) tra noi e loro; il metodo per capire se quella che ci mostrano è solo una maschera di timidezza o un effettivo desiderio di pace è l'osservazione; i micromovimenti incontrollati del corpo (sopracciglia, occhi, movimento delle gambe, ecc.) ci fanno capire se e quanto siamo apprezzati; senza scendere nei dettagli: a movimenti nervosi corrisponde in genere fastidio/agitazione, a rilassamento piacere/accordo. Impariamo ad osservare gli altri a partire da noi stessi.
     
  • Da conoscente ad amico/a - Una discussione avviata non significa aver trovato una nuova amicizia; per consolidare il risultato occorre, dopo le prime battute, presentarsi e, al momento della separazione, darsi modo di risentirsi/ricontattarsi (social network, e-mail, cellulare, instant messaging, biglietto da visita, ecc.) nonchè fissare un modo per ritrovarsi (un'uscita in gruppo, un invito ad un evento, a mostrare qualcosa, a trovarsi in un luogo pubblico, ecc.). Dobbiamo mostrarci disponibili ma non interessati (o peggio disperati).
     
  • Sentirsi e incontrarsi - Creato il legame dobbiamo mantenere vivo il legame ma senza apparire invasivi; mandiamo un messaggio e/o effettuiamo telefonate (soprattutto all'inizio) con un ritmo non oltre il settimanale. Perchè l'amicizia si consolidi è vitale avere aneddoti interessanti, essere informati sull'attualità e creare esperienze in comune. Un altro aspetto fondamentale è l'introdursi con rapidità nel giro di conoscenze della persona in questione, presentiamoci e facciamoci presentare. L'obiettivo è mescolarci ed entrare nelle simpatie dei leader del suo gruppo. Non permettiamo mai che nelle discussioni ci si tagli fuori, introduciamoci (educatamente) con commenti interessanti, rapidi riferimenti a situazioni simili e battute divertenti.

Dove manca l'amore arriva l'amicizia. Avere amici è importante tanto quanto avere un/una ragazzo/a. Non c'è altro da dire, anche se crediamo di non aver bisogno di cercare nuovi contatti, sono molte, troppe, le persone che chiuse nel loro orgoglio, rinunciano ad avere contatti umani. Soffrire per la paura di sfigurare è veramente sciocco, anche perchè provare non costa nulla e i risultati piovono insperati. A questo si aggiunge il fatto che chi è in grado di circondarsi di amici è notevolmente facilitato nel trovare anche la propria anima gemella. Questo tipo di approccio (seppur più lento di quello del seduttore sensoriale) si mostra estremamente sincero, senza secondi fini e porta non di rado a conquiste solide/durature.

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