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Una ventata di rigore
Un autunno/inverno '06/'07 urban coutureSerpeggia. Serpeggia la necessità di una nuova moda, una
moda epurata. Epurata dall'artificioso: che sia un dono alla bellezza e
all'ergonomia del corpo, con semplicità, senza sovrastrutture, lontana da
obiettivi di ostentazione, di esibizione. Viene ricercata una femminilità
meno aggressiva, meno star, più dolce e più vestita, anche se, spesso, è
contestatrice, poiché continua a chiamare gli anni '70. Ma non solo. Siamo
ad una barra di partenza, dove sono allineati splendidi spunti anni
'50,'60,'70,'80. Essi aleggiano intorno: tanti quanti sono gli stilisti.
Sicuramente alcuni avranno più fascino e prenderanno più piede: saranno
emergenti. A Parigi, fin d'ora, alcuni si rivelano già vincenti,
sempre nel segno di un maggiore rigore, che significa anche
sartorialità, come ricerca di sapienza nel taglio e nelle finiture,
ricerca di un capo personalizzato. Elemento, quest'ultimo,
interessante, poiché oggetto di molte diatribe, in quanto rappresenta il
rifiuto dell'omologazione. (vedi art. "Tom Sachs") E bisognerà vedere fino
a che punto lo è realmente. In ogni caso, sono molto amati i grandi sarti di
un tempo, gli sguardi sono puntati sulla Haute Couture di Chloé,
Dior, Chanel, Balenciaga. Quest'ultima maison ha
ridisegnato il famoso sette ottavi anni '50 e ci regala la silouette del
piccolo tailleur di Jaqueline Kennedy. Piccolo collo, piccole tasche,
mitiche proporzioni equilibrate, anche se, poi, ha sostituito, per un nuovo
gioco, la gonna, con un paio di pantaloni, a sigaretta. Tuttavia chi vorrà,
potrà rimettervela: al ginocchio, leggermente ad A, svasata.
Avvistamenti oversize
Si sono visti abbondanti volumi per i capi in maglia, peraltro un caldo
materiale che useremo in tutti i modi. Abbondanti volumi anche per i
maxicappotti avvolgenti, a volte di gusto regale, imponente, a volte
claustrale, minimalista, per nasconderci, sempre anni '70, per permettere di
indossare cortissime minigonne, anche a temperatura sottozero. Nello stesso
modo sono proposti, lunghi e oversize, abiti caldi, comodi, grandissimi, in
molte sovrapposizioni. Così ci sono molte gonne, anche lunghe, sia ampie e
arricciate, che a tubo, alle caviglie (Ann Demeulemeester), sempre con
stivali estremamente sportivi. Dovremo abbandonare questo nostro stile, che
indossiamo, tutto stretto e striminzito? Un cambiamento radicale? Forse
qualche volta quest'inverno Chloé ci affascinerà con qualcosa di oversize e
ci farà indovinare il modo per acconciarlo addosso a noi. O sarà, forse,
Yohji Yamamoto con un voluttuoso insieme nero e blu , oppure Louis Vuitton
con cappotto e pantaloni amplissimi in cover tabacco. Adesso, potremmo avere
desiderio di sconfinare in larghezze più libere, oppure di muoverci con
maggiore mistero. Ancora non lo sappiamo.
Le lunghezze e i colori
Intervistati, la maggior parte dei produttori
conferma l'imporsi della gonna, a leggero scapito del pantalone. La
lunghezza giusta ammiccherà al ginocchio, la linea sarà svasata. Fatte salve
tutte le incursioni di cui parlavamo sopra: sfrontate minigonne e lunghezze
estreme. Il pantalone sarà stretto, a sigaretta, possibilmente con scarpa a
vista. Oppure sarà ampio, lungo, straripante con le pinces e la vita alta.
Nel mondo dei colori, ameremo ancora il nero, il bianco e nero, il
grande rosso, attenuati dal grigio, dal beige, dal blu e dal nero "quasi
blu". Isolato, qualcosa di glicine, che appare appena, uno squarcio allusivo
e intrigante, come punto di fuga dal grigiore invernale. Così avviene per
l'accenno di fucsia e il color carne (Prada), il colore della lingerie,
ancora con tocchi di nero (La Perla) (Beccaria). Molto interessante è un
esclusivo verdone scuro, intenso, tenebroso, caldo e introverso, che può
creare abbinamenti innovativi e dare nuovi significati agli altri colori.
Rosso, bruciato, blu, nero, verdone,grigio, sono, invece, le nuances per
Roberta Camerino. Solo l'ottanio fa, a volte, dimenticare il nero. Il grigio
è sempre ravissant, come dicono i francesi. Esso
si presta anche per interpretazioni in cover, molto attuale, quest'ultimo
anche nella versione cammello.
L'ispirazione militare
L' ispirazione militare, scorribanda nelle sfilate per
l'inverno 06/07. Non è una novità: gli stilisti la amano da sempre. Essa
persegue i toni del fascino sottile e rigoroso dell'uniforme ( peraltro
sappiamo che questa segue sempre i canoni del taglio più sapiente), benché
tutto pervaso di femminilità, perchè stravolto da un inaspettato
romanticismo e da contorni in dissolvenza. Ad esempio le gonne talvolta sono
tali soltanto in apparenza perchè celano, sotto i pannelli in flanella di
lana, i bermuda. Inusuale per la stagione fredda è l'utilizzo qui del lino,
in mischia con la lana, oppure da solo. Reso invernale perchè, garzato e
infeltrito, guadagna spessore. Così in C.P. Company ,che apre ai colori
scuri: nero, blu, bordeaux, verde. E poi ai colori polverosi:
beige, azzurro e lilla. Tante le sfumature melange, ottenute con le
tinture in capo e le sovratinture.
L'ispirazione vittoriana
L'ondata di rigore in corso, come sempre nel gioco della espressività
della moda, non esclude, anzi adora, frivolezze d'antan: cascate di
jabot, pettorine dentellate, fiumi di ruches, fiocchi, ricami filigranati,
manciate di jais e così via (Just Cavalli)(Gianfranco Ferré). Questo mood è,
spesso, contaminato dallo stile vittoriano (Marras) e,
insieme, addirittura, da quello rinascimentale, fatto di damasco, broccato,
velluto, drappeggi, passamanerie, ricami in lana (Etro): tutto questo
risponde all'esigenza di un nuovo gusto per la decorazione quasi barocca,
già da tempo presente nel mondo dell'arredamento dei nostri ambienti. Immergendoci
in essa gustiamo tutto in piacere perduto dell'ornare. Quest'aura di stile
vale principalmente, anche se non solo , per i momenti più eleganti e più
importanti. In questo trend non mancano, come punto focalizzante, le maniche
a sbuffo o arricciate o a uovo, che danno nuova importanza alle spalle, in
contrasto con la tendenza oversize, che le vorrebbe vedere scese.
Intelligente e divertente Debora Sinibaldi, ha ideato maniche a palloncino,
o simili, in organza, da mettere e togliere all'occorrenza. Probabilmente
non vogliamo essere troppo coquette, lo considereremmo un attacco alla
nostra indipendenza e rigore! In ogni caso, molto belle le camicie di
Amuleti Jr.
Non sono solo queste le ondate di stile che ci avvolgeranno, esse saranno
molte, molte altre ancora. |