Splende l'estate 2011 di Antonio Marras in una tela di tulle, vagamente garzata, in bianco totale o in lievissimo avorio. E' tutto trasparente. E' un finto nudo, seriamente portabile, dove il voile è appoggiato sui tipici reggiseni  a corazzetta Playtex, a vista, su calzoncini a culotte, che fanno disinvoltamente da sottoabito. Richiama incredibilmente un'allure monacale. Il capo base, in seta trasparente, prende le sembianze di un lieve grembiule sensuale, allacciato dietro e reinventato in mille soluzioni, tra pizzi e plissé. I capi sono spesso fluidi e lunghi fino ai piedi : è una precisa tendenza, che ritrae donne eteree, come ninfe. Così come per Alberta Ferretti, che disegna un'estetica bucolica, da indossare scalza o con sandali rigorosamente flat. Il lungo diventa sciolto e pratico, per la quotidianità.

I grembiuli di Marras, tuttavia, vivono contemporaneamente il mood che vuole il corto. Ed allora indossano nuovi leggins, minuti, dritti, leggerissimi, di tulle, con un listino finale alla caviglia ed una breve arricciatura ad odalisca, molto intrigante e portabile. Per la primavera, a tutte le levità e trasparenze, si sovrappone la ruvida materialità del trench, in un grosso cotone impermeabile ecru. Un classico, rivisitato con molte invenzioni di stile, da Marras. L'effetto di accostamento con le femminilissime sete ha grande contrasto sensoriale. Oltre ai capi greggi e candidi, appaiono uscite in color fango oppure in bordeau, con alcune fantasie jungle. Splendide sono le compatte mises con piccola giacchina e top o body, in finissimi giochi di bianco e nero, che si allontanano dal mood romantico, per appartenere al trend decisamente women power.