Risveglio
I giorni stonano in rumori ripetuti di dita che cadono immobili.
Quiete, indifferenza senza prospettiva, chiuse in uno sguardo grave.
D'un tratto una scintilla, un fuoco, un sole illumina i pensieri,
passi sicuri allungano la chiave nella mano della caverna:
una voce trasparente mi si appoggia,
guida le catene ad aprirsi dalla tristezza,
un immenso azzurro dove scioglierci da ogni peso.
Laggiù scivola sulle labbra un infinito momento di pace,
un'onda sulla mia pelle silenziosa, un tuo piccolo respiro,
nel vuoto che riaccende in me un dimenticato io.
I nostri sorrisi si cercano in una danza che ci accomuna e
non conosce fine... riscaldi il mio ventre, concentri i nostri sguardi,
con le tue parole non smetti di illudermi, siamo distesi,
in una notte di deserti, ma il freddo non verrà.
Tu sei...
Giovedì 15 novembre 2007 - 02.12.44
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