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Articoli La scelta dei canali di informazione
Informazione pulita e manovrata




La scelta dei canali di informazione

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 La scelta dei canali di informazione

Siamo ormai da diversi anni nel XXI secolo, l'era di Internet, l'era dell'on-demand, ovvero l'era in cui è possibile avere intrattenimento, informazione e molto altro ancora su richiesta, ovvero non in maniera passiva come succede con la televisione o la radio, ma attivamente, facendo delle esplicite richieste di una determinata risorsa in un determinato momento. Ma nonostante ciò a quanto pare il canale di informazione quotidiana tutt'oggi più utilizzato è ancora senza dubbio la televisione, e questo non è un bene: guardare i telegiornali significa avere le informazioni che chi dirige il TG o il canale vuole farci avere o ancor, più importante nella maniera da lui decisa (è indubbiamente a tutti evidente che a seconda del modo in cui una notizia viene proposta l'opinione che lo spettatore si farà di quella cosa varierà), senza un briciolo di imparzialità. Informazione manovrata, filtrata e che si basa principalmente sull'audience; se, come succede assai spesso recentemente, si vede che la gente si commuove perché un bambino é stato seviziato ecco che allora se ne parla per mesi e mesi, si fanno servizi, special e altro ancora. Non dico che non sia giusto che queste cose vengano dette ma che non é giusto selezionare le notizie in base all'audience che portano, perché contemporaneamente a quel bambino moltissimi altri in Africa muoiono di fame, ma questo, ormai, non fa più notizia.
<%'ADV_ORGANIZER 1.0 | formato, categoria, base, altezza, unico, disposizione, voto, dove, numero,tipo,refresh,output response.write(organize_adv(0,categoria,468,60,176,,9,,1,1,1,)) %> E allora? Che fare? Non guardare più il telegiornale? Ebbene sì, o per lo meno non solo: la soluzione che propongo è di utilizzare canali di informazione puliti, che naturalmente però non esistono, per questo noi stessi ce li dobbiamo creare. Come? Facendo una specie di rassegna stampa fatta in casa, consultando diverse fonti. Una volta una cosa simile avrebbe comportato l'acquisto di diversi quotidiani, ma oggi, grazie ad Internet, ogni navigatore ha la possibilità di consultare in pochi minuti le versioni web dei vari giornali: in questo modo saremo noi a decidere quale peso dare ad una certa notizia piuttosto che ad un'altra, non saremo più condizionati, poiché avremo la possibilità in pochi secondi di sentire cose ne pensa un'altra fonte dello stesso argomento. Trovo ingiusto legarsi ad una unica fonte di informazione, anche se corrisponde a quella della nostra "fazione politica", poiché una scelta simile significa dare piena e cieca fiducia ad essa.
Anche su Internet esistono canali di informazione passiva, come gli RSS che vanno sempre piú diffondendosi sulla rete (si tratta di news in tempo reale fornite da siti Internet di informazione che possono avere diverse argomentazioni), ma personalmente li sconsiglio, in quanto, come detto definendoli, si tratta sempre di informazione scelta involontariamente e quindi potenzialmente manovrata. Gli unici RSS che mi sento di consigliare sono quelli dell'Ansa, agenzia di informazione nazionale che fornisce notizie brevi e coincise e per questo con un certo livello di imparzialità. Un'ultima nota va ai siti che raccolgono notizie dai vari quotidiani nazionali: suggerisco anche in questo caso di non fidarsi in quanto applicare un filtro a questa rassegna stampa non sarebbe certamente difficile. In conclusione per avere un'informazione pulita e che il più possibile si avvicina alla realtà è strettamente indispensabile consultare diverse fonti di mano nostra, e il web ce ne da la possibilità: non lasciamoci manovrare.

 

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