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Romanzo breve




Romanzo breve

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 Romanzo breve


"Marta scese giù in mezzo ai bracconieri, che percorrevano a pesanti balzi il viottolo". Un'umidità gelata le stava addosso, c'era nebbia e silenzio, Un silenzio soffocante, che pesava intorno sulla quiete. Avvicinandosi a Mead, riprese un discorso interrotto anni prima. "Lo vedi, noi camminiamo su quel muro, ma per la nebbia non vediamo a un palmo e ci urlano: stai attento, da una parte c'è il vuoto e dall'altra sei salvo. Ma non sai quale sia la parte. Eppure sei libero di scegliere: o a destra o a sinistra. Sei libero di scegliere o il morire o il salvarti: il muro finisce tra non molto. Si gela, vedi, è già difficile starci in equilibrio, è già difficile muovere le mani, la pelle è tesa, raggrinzita, già decarnificata; le gambe ti paralizzano, non reggeranno a lungo. " Si voltò verso Mead, cercandogli sulla bocca una parola. Mead rallentò, per un attimo la guardò negli occhi, senza alcuna espressione. Come se le cose dette non lo toccassero in nessun modo. E, senza parlare, tirò via più svelto. Qualche sparo. La nebbia calava visibilmente verso la valle, ad infittirne l'oscurità.

<%'ADV_ORGANIZER 1.0 | formato, categoria, base, altezza, unico, disposizione, voto, dove, numero,tipo,refresh,output response.write(organize_adv(0,categoria,468,60,176,,9,,1,1,1,)) %> Improvvisamente Marta lo vide tradire lo sguardo dell'animale braccato, che si nasconde la ferita.

 

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