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SIAMO LIBERI? | ||
Che cosa possiamo dedurre da tutto il percorso sviluppato? Parlando di libertà si è dapprima preso in considerazione il suo opposto, il determinismo, a livello psicologico e genetico e abbiamo fin da subito escluso la possibilità che l'essere umano goda di un totale libertà, quanto meno per via degli influssi che l'ambiente ha su di noi. Tuttavia abbiamo visto nelle posizioni di Sartre ma anche di Agostino, per motivi differenti, una forte affermazione della libertà, come dato inequivocabile. Abbiamo in sostanza rifiutato di credere di essere semplici animali, guidati solo da istinti repressi e da una forza biologica eterea. Ci siamo poi concentrati sull'altra faccia della medaglia: è vero, non siamo bruti, siamo fatti per seguir virtute e canoscenza, ma fino a che punto è giusto spingersi in questa ricerca? Abbiamo allora visto la fine di Ulisse, che ha osato troppo con le sue sole forze umane, il dramma del Moderno Prometeo e della responsabilità che grava su di lui (con il contributo anche del teatro di Brecht). In seguito ci siamo spostati sul tema del torna in te stesso tra Seneca e Agostino (e ancora Sartre), sul tema della vera libertà, dell'indipendenza dalle passioni e della vita del saggio che non si lascia travolgere dal quotidiano, che capisce il valore del tempo, e non trascorre la sua vita facendo nulla, o facendo male (gli indaffarati). Infine abbiamo dato uno sguardo all'attualità, alle leggi più alte che ogni Stato possa avere, la Costituzione, quali libertà ci garantisce, o dovrebbe garantirci, e qual è la realtà effettiva, in particolare riferimento alla situazione quasi schizofrenica della Cina del 2008; per ricordare che la libertà non basta gridarla a gran voce, ma per ottenerla, o mantenerla, bisogna lottare ogni giorno.
La libertà, che ci sia stata data da Dio o meno, è il bene maggior che
l'uomo possa avere, non vi è nulla di più grande. Per questo dobbiamo
batterci ogni giorno con la nostra interiorità e con quello che ci circonda
per averla. Tuttavia bisogna ricordare che l'enorme dono che ci rende
superiori, o quantomeno differenti, dalle fiere selvagge, è anche
un'infinita responsabilità di cui dobbiamo prenderci carico ogni giorno e
lottare perché non vi siano abusi in qualsivoglia direzione. |
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