Articolo
 


Articoli Viaggio a San Pietroburgo
Indimenticabile soggiorno in una città d'arte e poesia




Viaggio a San Pietroburgo

<% 'ADV_ORGANIZER 1.0 | formato, categoria, base, altezza, unico, disposizione, voto, dove, numero,tipo,refresh,output response.write(organize_adv(0,categoria,120,240,117,,10,,1,1,1,)) %>


 Viaggio a San Pietroburgo

<%'San Pietroburgo %>San Pietroburgo venne fondata il 29 maggio 1703 per divenire la nuova capitale della Russia. In virtù della sua posizione sul Mar Baltico era difatti una favorevole apertura sull'occidente, che permetteva importanti scambi sia commerciali che culturali; era già la base della marina militare dell'impero (protetta dall'isola-fortezza di Kronstadt) ma per contribuire all'ambizione di farne un riferimento europeo anche nell'architettura, Pietro I (e in seguito Caterina II) si servirono di numerosi artisti stranieri (di cui molti  italiani: Trezzini, Rastrelli, Quarenghi, Rossi, Rinaldi e Rusca).

Oggi il pomposo aspetto di San Pietroburgo si manifesta attraverso un'infinita varietà di dettagli architettonici: viali sconfinati, ampi spazi e grandiosi monumenti. La città, costruita sul delta del fiume Neva, è caratterizzata da canali navigabili e ponti di maestosa fattura che, nel complesso, creano spazi aperti ricchi di verde e sfarzi di ogni genere. Le piazze sono numerose e di dimensioni titaniche (piazza Sant'Isacco, piazza Decabristi, piazza del Palazzo e Morsovo Pole); in mezzo a tutto questo sono presenti giardini e parchi percorsi da canali e fontane; il fiume Neva e i numerosi corsi d'acqua sono tuttavia ben integrati con gli spazi cittadini, tanto da far valere a buon titolo il nome di "Venezia del Nord"; argini e ponti esaltano difatti carattere e fascino di un'atmosfera già unica.

Con la morte di Lenin (1924), la città venne ribattezzata Leningrad ma il nome originario, San Pietroburgo, venne ripristinato il 6 settembre 1991, tramite un referendum popolare (ogni 9 maggio la città torna per un giorno a chiamarsi Leningrado in memoria del celebre assedio).

<%'ADV_ORGANIZER 1.0 | formato, categoria, base, altezza, unico, disposizione, voto, dove, numero,tipo,refresh,output response.write(organize_adv(0,categoria,468,60,176,,9,,1,1,1,)) %>

San Pietroburgo: viaggio in una città d'arte

Molti degli storici edifici della città, per l'anniversario della fondazione, sono stati restaurati ed è quindi possibile vederli nel loro autentico splendore. Vediamo ora che cosa è interessante visitare.

In Piazza del Palazzo sorge maestoso il Doppio Arco di Trionfo (eretto nel 1830 per celebrare la vittoria su Napoleone, opera del napoletano Carlo Rossi), decorato da stupende sculture e bassorilievi di Demut-Malinovskij e Pimenov; al di là della piazza, sorge poi il Palazzo d'Inverno, fiancheggiato dagli edifici di quelli che furono il Corpo di guardia e l'Ammiragliato (di Bartolomeo Francesco Rastrelli, il complesso ospita oggi il museo Ermitage).

Fra la piazza dei Decabristi (dove si erge il monumento a Pietro il Grande) e la vicina piazza Sant'Isacco si trova poi la Cattedrale di Sant'Isacco: la cui costruzione fu affidata dallo zar Alessandro I al francese Auguste Montferrand che la terminò nel 1858 (fra le chiese di San Pietroburgo è da tutti ritenuta, se non la più bella, certamente la più altisonante); la cupola dorata è alta 101,5m, 112 colonne monolitiche di granito rosso, reggono i quattro portici; all'interno vi sono: altre 112 colonne, numerosissime statue, verrate e mosaici, decorazioni in oro, bronzo e marmo (misura 111,2m di lunghezza e 97,6m di larghezza, può accogliere 14.000 persone). Dalla cupola si gode poi una splendida vista sulla città e sul golfo di Finlandia.

A sud della piazza, superato il canale Mojka attraverso il ponte Bleu, si incontra il Municipio che ha sede nel palazzo Marinskij (pregevole opera del tedesco Srackenschneider). Sull'isola Nuova Olanda (così chiamata per ricordare il soggiorno olandese di Pietro il Grande) si impone un arco di granito chiamato appunto Nuova olanda (opera del francese Vallin de la Morhe).

Altra grande attrazione architettonica è la fortezza di Pietro e Paolo, voluta da Pietro il Grande per difendere i diritti dell'impero nel Mar Baltico, allora sotto il controllo svedese (a progettarla fu il ticinese Domenico Trezzini); questa divenne in seguito un carcere per criminali politici (fra i più famosi ricordiamo: Alessio, figlio di Pietro il Grande e oppositore della politica paterna, Fedor Dostojevskij, Michail Bakunin, il fratello di Lenin Aleksandr e Maksim Gorki). La fortezza-carcere divenne infine museo nel 1922.

La Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo (opera del Trezzini) venne realizzata fra il 1712 e il 1733, distrutta da un incendio, venne ricostruita dal Rastrelli nel 1750; la struttura è in stile olandese, a pianta basilicale con cupola centrale; ad Antonio Rinaldi si deve la guglia dorata (alta 60m) che sostiene l' angelo che porta la croce; sul pronao, la torre (di 122m) regge un carillon che ogni sei ore (alle 6, alle 12, alle 18 e alle 24) suona l'inno russo; l'interno è in stile barocco (ineguagliabile l'iconostasi in legno dorato con il portale dello Zar). La tomba di Pietro il Grande si trova alla destra dell'iconostasi. Quasi tutti gli zar Romanov, come le zarine, sono sepolti qui (eccetto Pietro II, Ivan IV e Nicola II) in tombe monumentali di marmo bianco (quelle di Alessandro II e della moglie sono in diaspro verde e quarzo rosa).

La Prospettiva Nevskij (4,5km circa di lunghezza) rappresenta la via più importante di San Pietroburgo per le chiese e i palazzi che sono via via venuti ad abbellirla nel corso dei secoli (ma anche per i negozi, i cinema, i ristoranti, i caffè e gli uffici che la rendono il centro vitale della città). Poco distanti sono anche numerosi musei, teatri e sale da concerto.

La piazza Kazan è dominata dalla maestosa Cattedrale di Nostra Signora di Kazan, voluta da Nicola I (opera del Voronichin) che, per desiderio dello Zar, si ispirò alla Basilica di S. Pietro di Roma; le 144 colonne "tozze" del porticato a semicerchio che abbraccia la piazza danno una impressione di semplicità e allo stesso tempo di forza che si ripete anche all'interno, fra le 56 colonne di granito rosa e la possente cupola (con la cuspide, raggiunge i 70m).

Nel cimitero di Tichvim (nel monastero Alexander Nevsky Lavra), sono custodite poi tombe di letterati e musicisti di grande rilievo quali: Dostojevskij, Ciaikovskij, Rubinstein, Rimskij Korsakov e altri ancora.

Il teatro Marinskij, costruito da Cavos nel 1860 è il massimo teatro della città per l'opera e la danza. Ha tenuto a battesimo i capolavori di tutti i grandi compositori russi dell'800, ha visto passare sul podio le bacchette più celebri del mondo e danzare i più famosi ballerini.

Altre importanti attrazioni di San Pietroburgo sono: la Chiesa del Sangue Versato, la Cattedrale di San Nicola, la Piazza del Teatro, la Piazza Sennaja, il Ponte Anickov, l'Istituto Smolny, il palazzo della borsa e la sede dell'Università statale, Via Rossi e Piazza Ostrovskiy, il Palazzo Anichov, la piazza delle Arti, il Castello degli ingegneri, il complesso memoriale al Cimitero Piskarevsky ed infine il centro storico di San Pietroburgo (compreso nella lista dell'Unesco come patrimonio dell'umanità).

Le "notti bianche"

Vi è un periodo dell'anno in cui San Pietroburgo cessa di essere solo una città per divenire il romantico paese delle notti bianche (apprezzabili durante il solstizio fra l'11 giugno e il 2 luglio), dove riflessi rosa di un cielo notturno illuminano magicamente lo spazio infinito del delta della Neva e delle sue rive. Il sole cala verso l'orizzonte ma non scompare praticamente mai (un'ora fra il tramonto e l'alba in teoria ci sarebbe, ma un bagliore diffuso permette di vedere la città "annebbiarsi" quasi magicamente).
L'unicità e il fascino delle notti bianche e le numerose manifestazioni che si concentrano in questo periodo rappresentano da sole un valido motivo per soggiornare a San Pietroburgo.
Le eleganti facciate di palazzi e chiese stupiscono per la mutevolezza dei colori durante tutto l'arco della giornata: madreperlacee ai primi raggi dell'alba, color zafferano al tramonto, ricoperte da un tenue velo rosa durante la notte, mentre la Neva e i suoi canali riflettono sulle loro calme acque le silhouettes dei palazzi circondati dalla rosea cornice del cielo notturno.
La città, stregata dall'incanto di queste notti, eleva la sua nobile anima al di sopra della vita quotidiana e affascina irresistibilmente per questa sua capacità di eterna trasfigurazione. Le notti bianche creano immancabilmente un'atmosfera onirica: giochi di luce, l'immensità degli spazi architettonici, il silenzio quasi irreale, tutto contribuisce ad accrescere il fascino e la suggestione di questo periodo dell'anno.
La città mette in scena la sua trasfigurazione grazie all'armoniosa fusione con il movimento unico ed eterno di terra, cielo e acqua. Il fascino profondo che esercitano le notti bianche è dovuto alla mistica e indissolubile unione tra natura e architettura.
Oltre a tutto questo, dopo l'una di notte, i ponti sulla Neva si aprono per lasciare transitare le imbarcazioni che risalgono il fiume e si può assistere all'altro eccezionale fenomeno delle "aurore boreali" che riempiono il cielo di caldi e coinvolgenti colori infuocati.

Il grande museo Ermitage

L'Ermitage, la cui fondazione risale al 1764, è il più grande museo della città e forse uno dei maggiori, per vastità e importanza, del mondo (quattro palazzi con 374 sale per 50.000mq di esposizione e 24km di percorso totale di visita). Fra quadri (16.000), sculture, opere grafiche, reperti archeologici, monete, medaglie e oggetti d'arte d'ogni genere, racchiude oggi ben tre milioni di opere.
Le collezioni sono divise per argomenti in sezioni: dalle culture primitive dal paleolitico agli slavi, dall'arte delle regioni orientali della CSI all'arte del vicino e medio-oriente, dalle antichità classiche all'arte russa, dall'arte dell'Europa occidentale all'arte orientale alla numismatica.
L'Ermitage ospita opere di pittori fiamminghi, olandesi e francesi, la collezione Crozat (con opere di Rubens, Giorgione e Rembrandt), quadri di Guido Reni, Poussin Lorrain e Jordaens, la Madonna dell'Annunciazione di Simone Martini, Botticelli, Filippo Lippi, Lorenzo Costa e Perugino, Leonardo, Raffaello, Caravaggio, Tiziano, Tiepolo, Giorgione e Veronese, Van Dyck; tra gli impressionisti: Renoir, Cezanne, Manet, Monet e Pissarro; infine opere dei celebri: Van Gogh, Matisse, Gauguin e Picasso.
Le sale espositive sono di un tale sfarzo e ricchezza di preziose decorazioni che a ragione si può dire che come museo andrebbe visitato in due tempi: uno per ammirare le collezioni esposte, uno per gustare lo splendore delle sue sale, testimonianza della magnificenza dell'epoca degli zar.

Curiosità: i numeri di San Pietroburgo

San Pietroburgo rappresenta in termini di popolazione circa il 3% della  popolazione, è la seconda città della Russia per dimensioni, nonché il porto più importante. Per estensione territoriale è la più grande metropoli europea  (1500kmq, un'area più che doppia rispetto a Parigi). Affacciata sul Mar Baltico è "spezzettata" dalla Neva (delta di un emissario del lago Ladoga) e si estende su numerose isole (oltre 110 collegate da più di 700 ponti) e brevi tratti di terraferma. La sua metropolitana è composta da 4 linee con una lunghezza complessiva di circa 100km.
Pare sia stato calcolato che se si dedica un solo minuto per ammirare ogni opera esposta nel celebre museo Ermitage, occorra passarvi all'interno ben 11 anni.

 

<% dim autore_file as string = "aFiGoZ" %>