- Bastardi senza gloria -
 
Recensione film
IMMAGINE FILM DATI TECNICI

Locandina film
 



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Bastardi senza gloria
(Stati Uniti, 2009)

Regia: Quentin Tarantino
Genere: Pulp | Thriller | Guerra
Colore: Colore
Durata:
160 minuti
Voto
: 8/10

Premi e nomination:
8 nomination agli Oscar | Festival di Cannes: miglior interpretazione maschile (Christoph Waltz) | Golden Globe per miglior attore non protagonista (Christoph Waltz) | Satellite Awards per miglior attore non protagonista (Christoph Waltz) | 2 Screen Actors Guild Awards per miglior cast e miglior attore non protagonista (Christoph Waltz)

Interpreti del film (cast):
Brad Pitt | Mélanie Laurent | Christoph Waltz | Diane Kruger.

Note:
Il film è ispirato a "Quel maledetto treno blindato" (tradotto in "The Inglorious Bastards") di Enzo G. Castellari | Il titolo originale è "Inglorious Basterds".
 

 Immagini e video del film  Trama e commenti


Spezzone del film




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Immagini tratte dal film

Immagine film 1 Immagine film 2 Immagine film 3


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Trama

Il film parla a ruota libera del primo anno dell'occupazione tedesca in Francia e lo fa senza "bestemmiare" ma allo stesso tempo senza alcuna pretesa di storicità. La prima scena  si apre con uno scorcio su una sperduta zona di campagna, arrivano dei soldati, alla loro guida c'è Hans Landa uno spietato e astuto colonnello delle SS. Il compito del "cacciatore di ebrei" (così lo chiamavano) è quello di stanare le ultime famiglie giudee rimaste. Dimostrando in principio una sospetta cortesia questi non tarda a svelare la sua efferatezza. Le sue "prede", nascoste sotto al pavimento, vengono crivellate di colpi. Solo una ragazza viene lasciata fuggire: la bionda e intraprendente Shosanna. Taglio di scena. Vengono introdotti i "bastardi" ("basterds"): una squadra di ebrei americani pronta a tutto pur di eliminare, terrorizzare e seviziare soldati del Reich. Alla guida del manipolo c'è il folle tenente Aldo Raine che, ritenendosi per metà indiano, chiede ai suoi soldati di portare cento scalpi nazisti a testa. Taglio. L'attenzione si sposta nuovamente su Shosanna che nel frattempo si è messa con un francese di colore ed è diventata proprietaria di un cinema parigino. Un bel giorno un giovane tedesco la avvicina e inizia goffamente a farle la corte, lui è un eroe di guerra, lei, colma di risentimento, lo respinge con sufficienza. Sul soldato Goebbels ha fatto girare un importante film di propaganda, il giovane insiste così perchè la prima avvenga nella sala della donna amata. Il braccio destro del fuhrer non esita ad accontentare la richiesta del pupillo e dispone perchè ciò sia fatto. Via via le personalità tedesche che vogliono presenziare all'evento aumentano di livello. Alla presentazione pare ci saranno persino Goebbels e lo stesso Hitler. Saputo ciò i "bastardi" decidono di elaborare un piano per far saltare l'edificio. La missione prevede di infiltrarsi alla serata tramite una diva  tedesca a loro favorevole. La stessa idea viene però anche a Shosanna che, fattasi coraggio, decide di bruciare l'intero edificio. Il combustibile sarà una mole di pellicola cinematografica (allora estremamente infiammabile). Per quanto i due piani (l'uno all'oscuro dell'altro) sembrino continuamente compromessi finiscono inevitabilmente con il sovrapporsi sino a giungere a termine insieme. La storia viene cambiata.

Riflessioni

Ancora una volta Tarantino sconvolge i canoni cinematografici, quasi fosse pronto a sfornare un altro genere a se. Non si tratta di un film comico, fantastico, drammatico, di guerra o storico e fino ad un certo punto non è nemmeno un film "pulp" bensì un nuovo ibrido figlio di una grande maestria narrativa. Se difatti alle prime battute lo stile del regista è appena accennato, più la pellicola scorre più si fa inconfondibile. "Inglorious Basterds" propone un linguaggio più maturo, è allo stesso tempo originale e pieno di citazioni. La storia è tempesta qua e là di riferimenti e tributi: dalle musiche alla Ennio Morricone, agli  scontri alla Sergio Leone, alle inquadrature/pose di "Fight Club", alle scritte trash dei suoi precedenti lavori. Lo spettatore si sente coinvolto da piccoli ammiccamenti che lo accompagnano durante tutto l'arco della visione. Gli errori, le debolezze e i profili psicologici sono ben tracciati e superano il clichè dell'estremizzazione sostituendolo con accenni sinceri e, a più riprese, riflessioni velate di comico (si vedano i vari giochi di scambi linguistici).  Tra gli altri ci avevano già provato Mel Brooks (con "To be or not to be") e Radu Mihaileanu con "Train de vie" a raggiungere un simile risultato ma senza ottenere una produzione così poliedrica.

Pro - Ottimi il ritmo e i colpi di scena | Colonna sonora originale | Il film non concede tregua alla tensione | Denso di particolari interessanti, molto curato | Ottima la recitazione di Christoph Waltz (il colonnello Hans Landa).

Contro - Tedeschi caricaturali in modo poco originale | Qualche giustificazione all'azione dei personaggi è un po' troppo evidente | Eccetto Waltz, non tutti gli attori sono al livello recitativo di Brad Pitt | I personaggi non hanno il tempo di acquisire il necessario carattere.

Approfondimenti

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