- Non è un paese per vecchi - |
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Recensione film | |||
IMMAGINE FILM | DATI TECNICI | ||
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Premi e nomination: Interpreti del film (cast): Note: |
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Immagini e video del film | Trama e commenti | ||
Spezzone del film <% 'ADV_ORGANIZER 1.0 | formato, categoria, base, altezza, unico, disposizione, voto, dove, numero,tipo,refresh,output response.write(organize_adv(0,categoria,300,300,,,7,,1,0,1,)) %> Immagini tratte dal film <% 'ADV_ORGANIZER 1.0 | formato, categoria, base, altezza, unico, disposizione, voto, dove, numero,tipo,refresh,output response.write(organize_adv(0,categoria,300,300,,,7,,1,0,1,)) %> |
<% 'ADV_ORGANIZER 1.0 | formato, categoria, base, altezza, unico, disposizione, voto, dove, numero,tipo,refresh,output response.write(organize_adv(0,categoria,336,280,,,9,,1,1,1,)) %> Trama Anni '80: la violenza dilaga nelle desolate lande del confine Texas-Messico. Un moderno cow boy sta cacciando in mezzo al nulla ma ad un tratto scorge in lontananza delle auto e dei cadaveri. C'è stata una sparatoria tra corrieri della droga, uno scambio fallito. Llewelyn Moss si avvicina con cautela, sono tutti morti tranne un messicano che chiede aiuto da dentro ad un furgoncino. Oltre all'uomo Moss trova poco distante anche i soldi dello scambio: milioni di dollari. Gli è impossibile resistere, abbandonato l'uomo, il cow boy li prende e fugge, sa di stare rischiando grosso ma tutto fila "liscio". Giunto a casa l'uomo organizza una rapida fuga oltre il confine con la sua donna. All'avidità dimostrata a caldo si viene tuttavia ad aggiungere il rimorso per aver abbandonato un moribondo. Nottetempo Llewelyn decide così di tornare sul luogo del misfatto per rimediare al suo egoismo. L'errore gli è fatale, viene scoperto dai proprietari del denaro e dall'antagonista: un killer spietato e folle che uccide per mezzo di un maglio. Ha così inizio un'emozionante e combattuto inseguimento a colpi di determinazione e astuzie. Ad cercare di evitare il massacro vi è invece uno esperto sceriffo ormai troppo disilluso per riuscire a contrastare il male che dilaga intorno a lui. Riflessioni Brutalità, desolazione, disillusione e follia: queste le componenti che, di primo acchito, saltano all'occhio dello spettatore: ma non è un caso. Ogni aspetto della pellicola è un ingrediente utile ad ottenere un concentrato amaro ma con una prospettiva. Non ci troviamo di fronte ad un elogio irresponsabile di una violenza "estetica", non c'è quasi alcuna ironia, c'è invece un notevole messaggio sociale se non addirittura morale. Per quanto ci si possa difatti esaltare per la spietata logica azione-reazione di Anton Chigurh (il killer armato di maglio) si deve ammetterete che persino un irriducibile come lui non può che soccombere alla moltitudine di stimoli incontrollati ed incontrollabili. Non c'è modo di dominare le interazioni del mondo, non ci riesce chi pratica il male come logica, chi lo pratica come reazione e nemmeno chi lo rifiuta. La conclusione di ogni essere vivente è sempre e comunque la morte: siamo parte di un sistema di concause su cui non possiamo avere controllo. La nostra grandezza non è quindi nel contenere la morte, questo è impossibile, bensì nel decidere della nostra vita, di come ne affrontiamo i risvolti positivi e negativi. Altro aspetto che si evidenzia è il fatto che non è l'oggi ad essere malato, non è il mondo che sta andando via via alla deriva ma ciascun singolo che rinuncia a lottare nel suo tempo e nel suo spazio. McCarthy e i fratelli Coen sembrano insomma volerci dire che occorre lottare anche se non si è in grado di cambiare le cose, che occorre preservare l'innocenza e il desiderio di migliorare senza avere nulla in cambio. Pro - Buona originalità | Notevole suspance | Interessante l'idea di escludere del tutto la musica. Contro - Sistema narrativo complesso | Il personaggio dello sceriffo non è inserito nella storia con la stessa efficacia del libro. Approfondimenti
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