Trama

Walter Sparrow, accalappiacani, è un buon padre e un marito affettuoso, ha una vita più che monotona, comune. La svolta avviene il 23 dicembre (giorno del suo compleanno) in cui per una serie di coincidenze, riceve dalla moglie un libro intitolato "Il numero 23". Il misterioso autore, Topsy Kretts, sembra essere ossessionato dal numero in questione, lo vede in ogni dove: nei nomi, negli accadimenti storici, nella vita comune, dappertutto. La storia narra difatti di un detective (Fingerling) a cui viene trasmessa la fissazione per il numero maledetto, fissazione che lo porta, dopo uno stato psicologico sempre più alterato, ad uccidere a coltellate la sua stessa donna. La lettura appassiona l'accalappiacani che continua a trovare analogie con la sua persona e con il numero. Dal libro l'ossessione si trasmette ben presto al lettore che si trova improvvisamente legato al numero 23 nonchè incredibilmente affine al protagonista della vicenda. Succede così che Walter, immedesimato a tal punto da credere che il manoscritto stia parlando di lui, inizia a perdere ogni certezza fino ad avere gli stessi incubi omicidi del detective; è allora che decide di cercare lo scrittore. Durante la ricerca la verità comincia a profilarsi risvegliando gravi accadimenti del passato; nel frattempo l'incolumità dell'intera famiglia è in grave pericolo.

Riflessioni

"The number 23" descrive come una serie di coincidenze più o meno forzate possano ingabbiare una persona in una prigione di ossessioni (in questo caso si parla di numerologia e del "potere" del tanto dibattuto numero 23). Il film parte da un'idea efficace esposta attraverso una narrazione doppia: quella irreale del protagonista del libro e quella reale di Walter Sparrow. La pellicola offre suspance e nonostante alcuni passaggi poco chiari/ingiustificati genera notevole interesse, invita persino a porsi delle domande, a mettersi in gioco.

Da poco più della metà l'intreccio perde tuttavia di intensità, probabilmente il "nodo della matassa" viene sbrogliato troppo in fretta; questa mancanza è fortunatamente compensata da alcuni colpi di scena (forniti dal giro di sospetti riguardo l'omicidio che, da ipotetica finzione letterale, si tramuta in confessione di un crimine).

Le turbe di Carrey (interprete allo stesso tempo del detective e dell'accalappiacani) non vanno oltre un'incapacità di discernere tra l'effettivo nesso causale degli eventi e le forzature logiche dei calcoli imperniati sui numeri: questo forse preclude parte della sua pericolosità (è più vittima che carnefice); dopo la chiarificazione del mistero, alcune delle azioni/reazioni chiave di Sparrow sono poi facilmente prevedibili e questo abbassa il tono complessivo della suspance. Un lavoro buono che per qualche dettaglio non si alza più di tanto al di sopra la media. Resta comunque un buon titolo.

Pro - Piuttosto coinvolgente | Buona la recitazione di Jim Carrey | A tema il colore e la fotografia | Interessanti i riferimenti al numero 23 sparsi in tutto il film | Una colonna sonora onirica di livello.

Contro - L'espressività di Jim Carrey poteva essere più valorizzata | Il ripetersi di effetti di sfocatura e toni molto scuri diventa alla lunga piuttosto pesante.

Approfondimenti

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