- Come scrivere un business plan -
 
TUTORIAL
 Una mini-guida su che cos'è, a cosa serve e come scrivere un business plan

Come scrivere un business plan
 

CHE COS'E' UN BUSINESS PLAN

Per business plan o progetto d'impresa o piano di business si intende un documento che definisce con tanto di statistiche e dettagli tutto ciò che serve avere, sapere e calcolare per avviare una determinata attività. A partire dagli obiettivi, dalla situazione del mercato e dalle risorse necessarie il business plan descrive un completo modello d'impresa curando ogni dettaglio importante in modo il più possibile realistico ed esaustivo; in virtù del chiaro valore di tale documento è anche possibile effettuarne compravendita a prezzi anche piuttosto elevati.

A COSA SERVE

Il business plan è a tutti gli effetti un progetto aggiornato e strettamente collegato con la realtà di mercato in cui è intessuto (nello spazio e nel tempo). Tramite un'analisi così approfondita è possibile difatti creare delle proiezioni concrete sul volume di affari, sulle spese e sulle metodologie da adottare per raggiungere gli scopi che l'azienda si prefigge. Nel caso di una ricerca di finanziatori è motivo di grande credibilità il fatto di poter fornire una strutturazione completa di come verranno organizzate e impiegate le risorse dell'investitore.

COME STENDERE BUSINESS PLAN

In genere un business plan si aggira attorno alle 25-45 pagine ma il dato può cambiare notevolmente in funzione del settore in questione. Detto questo  vediamo a grandi linee da cosa è composto un piano di business:

  • Presentazione - Una rapida sintesi dell'idea d'impresa e del/degli imprenditore/i coinvolto/i.
  • Descrizione - Che cosa il progetto vuole proporre ai suoi clienti (prodotti, servizi, ecc.).
  • Motivazione - Punti di forza, esperienze, percorsi e unicità di chi vuole avviare l'attività.
  • Analisi - Statistiche sul mercato, sulla concorrenza, sui trend, paragoni e confronti.
  • Mercato - Studio di obiettivi, bisogni da soddisfare, possibile clientela e concorrenza.
  • Autovalutazione - Quali vantaggi e svantaggi, punti di forza e debolezze si hanno.
  • Marketing - Le strategie per raggiungere, convincere, soddisfare e fidelizzare i clienti.
  • Risorse - Quali tempi, spese, attrezzature, servizi, fornitori e quale personale serve.
  • Entrate - Tempi di ammortizzazione spese, proiezioni introiti, margini di guadagno, tasse.
  • Rischi - Proiezioni severe e prudenti sull'andamento (economico, legale, ecc.) dell'azienda.
  • Personale - Chi partecipa, chi investe, quali mansioni/capacità servono e come usarle.
  • Sviluppi - Un piano di crescita e ampliamento del progetto in vista di incrementi e perdite.
  • Impatto - Se è il caso occorre stendere una sintesi dell'impatto ambientale del progetto.
  • Registrazioni - Informazioni su brevetti, copyright, proprietà intellettuali e registrazioni.
  • Legge - Forma giuridiche dell'impresa, oneri fiscali, obblighi giuridici, dichiarazioni (ecc.).
  • Collegare - Definire il filo che lega clienti, fornitori, intermediari, amministratori e stato.
  • Tempi - Quanto occorre per avviare l'attività, quanto per soddisfare ciascun cliente (ecc.).

COSA CONTIENE UN BUON BUSINESS PLAN

Per scrivere un buon piano di business è di vitale importanza tener presente i seguenti punti:

  • 5 domande - Rispondere alle domande: chi/che cosa, come, dove, quando e perchè.
  • Prevedere - Prevedere dubbi e timori del lettore ed anticiparli con risposte efficaci.
  • Nessun problema - Niente debolezze: ogni dettaglio va ragionato, ogni problema risolto.
  • Precisione - Occorre evitare errori, mancanze, imprecisioni e soprattutto contraddizioni.
  • Sintesi - Niente divagazioni, giri di parole o parti di scarso interesse, solo contenuto utile.
  • Analisi complete - Oltre che economiche: politiche, amministrative, sociali, culturali.
  • Niente "fantasie" - Concretezza, solidità dei ragionamenti e valutazioni prudenti.
  • Logica - Collegare ogni concetto in termini di causa, azione, effetto e reazione.
  • Concretezza - Usare non parole ma numeri e schemi, non supposizioni ma statistiche.
  • Linguaggio - Utilizzare un linguaggio tecnico, ma in nessun caso specialistico.

Oltre a questo è inutile dire che, più ci si avvicina al business plan con un team qualificato e preparato sull'argomento, più il risultato sarà soddisfacente e verosimile; non di rado alla redazione di importanti progetti d'impresa prendono parte avvocati, commercialisti, tecnici ed esperti di marketing.

 

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