Di per se aprire la partita IVA non ha alcun costo e, per chi ne è titolare, l'IVA stessa è un qualcosa che non rappresenta né un costo né un ricavo in quanto viene chiesta ai clienti e "passata" successivamente al fisco.

Detto questo è importante sottolineare che di spese accessorie e collaterali ce ne sono comunque e non poco onerose. Vediamone un rapido elenco generale:

• Iscrizione alla Camera di Commercio - Il costo dell'iscrizione è di circa 100 Euro all'anno.
• Il commercialista - Si calcola una spesa media di 1000 Euro all'anno per la contabilità.
• Inps - Quasi 3000 Euro all'anno (più il conguaglio per i redditi superiori a circa 14000 Euro).
• Irpef - L'Irpef è pari al 23-27% (fino ad un reddito annuo inferiore a 28000 Euro).
• Irap - L'Irap (imposta regionale sulle attività produttive) è pari al 3.9% del reddito annuo.

Per chi inizia ci sono tuttavia notevoli agevolazioni fiscali: chi ha difatti un reddito inferiore a 30.000 euro l'anno, aderendo al corretto regime fiscale non è tenuto a versare Irpef, IVA e Irap. Il nuovo regime prevede l'applicazione di un'unica imposta: il 20% sul reddito (calcolato come differenza tra ricavi e spese sostenute).

Per avere ulteriori informazioni utili e aggiornate sono a disposizione: lo sportello "Nuova Impresa" presso le camere di commercio locali (su appuntamento), il sito dell'Agenzia delle Entrate: agenziaentrate.it, il sito della Camera di Commercio: camcom.it e il sito dell'Inps inps.it.