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Ken il guerriero
Genere: Shonen
Casa editrice: Granata Press, Star Comics, D/visual
Disegnatore: Tetsuo Hara
Sceneggiatore: Buronson
Altri collaboratori: n/a
Colore o b/n: bianco e nero
# pagine: circa 120
Serie animata: Si
Valutazione della storia
La trama è molto coinvolgente, non presenta falle, le vicende sono
si violente ma mai in modo macabro o splatter. Lo "sfortunato"
personaggio di Kenshiro viene valorizzato con grande stile: fin dalle
prime apparizione ci si trova di fronte ad un vero e proprio mito. La
credibilità dell'intreccio "accarezza" gli estremi ma l'interesse viene
costantemente mantenuto vivo dalla presenza di antagonisti ben
caratterizzati.
Valutazione del disegno
Il disegno ha uno stile che più volte è stato imitato, complesso,
articolato ma allo stesso tempo estremamente coinvolgente. Lo stile di
Hara è inconfondibile: negli sfondi, nei vestiti e nella
caratterizzazione degli stupendi volti di personaggi principali e
secondari (spesso ispirati ad attori famosi, vedi Stallone). L'anatomia
vive di un suo equilibrio che non sente la mancanza di sterile realismo.
L'unica pecca è forse che i combattimenti mancano non di dinamismo (che
invece ha fatto storia con la sua originalità) ma di movimento vero e
proprio (padronanza dell'interazione con l'ambiente per essere più
precisi).
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CURIOSITA'
- Esistono più film con attori in carne ed ossa (di infimo livello,
indegni del fumetto): due coreani, due made in Taiwan e il migliore
dagli USA "Fist of the North Star" (1995, Tony Randel).
- Oltre alla serie animata, sono stati realizzati svariati film di
animazione (questa volta di ottima fattura) e uno di questi, un
cortometraggio, totalmente in 3D ("Hokuto no Ken: legend of heroes").
- Sono stati sperimentati molti tipi di videogiochi con Kenshiro
come protagonista (molti dei quali di ottima qualità): RPG,
picchiaduro e (in salagiochi) persino alcuni in cui davvero si
colpiscono delle parti in gomma (PunchMania).
- Nell'immaginario percorso di della serie a fumetti, Tetsuo Hara
disegna un tracciato anche geograficamente rintracciabile.
- Sempre della saga di Ken il guerriero sono stati pubblicate delle
storie a fumetti di Kenshiro adolescente e "Ken il guerriero le
origini del mito" (la storia dello "zio" di Ken).
- In commercio sono reperibili gadget di ogni genere dedicate al
mondo dell'uomo "dalle sette stelle": statuette, figurine, carte da
gioco, orologi e persino gioielli.
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COMMENTO GENERALE
Poco cibo, poca acqua, l'ambientazione è post-atomica (fine del
ventesimo secolo), il pianeta è ridotto ad una "distesa di desolati
deserti, tuttavia la razza umana è sopravvissuta". In un mondo dove sono
la prepotenza e la legge del più forte a regnare, predoni e "mutanti"
spadroneggiano e soverchiano le poche città rimaste. In questa
situazione di caos e brutalità, Kenshiro, 64° successore della Divina
Scuola di Hokuto, mette al servizio degli oppressi la sua micidiale
tecnica di lotta. La particolarità di questa invincibile arte marziale è
che non si basa direttamente sulla forza ma sulla pressione di
determinati punti vitali del corpo (tsubo), ciascuno dei quali sortisce
effetti devastanti (implosioni, contorsioni, alterazioni di funzionalità
corporee ma anche guarigioni miracolose, ecc.). Tra tanti avversari di
poco conto (che Ken sconfigge a gruppi) il protagonista della serie si
trova a fronteggiare anche e soprattutto esponenti di altre scuole di
lotta (Nanto, la scuola imperiale di Cento, ecc.) suoi pari con cui
conduce gli scontri più interessanti ed impegnati (Shin, Raul, ecc.).
Interessante notare due cose: la presenza femminile (soprattutto in
chiave sensuale/sessuale) e quella di armi da fuoco è quasi del tutto
assente; nonostante ciò lo svolgersi della vicenda non ne risulta
penalizzata o "forzata" in alcun modo. Di fumetti simili ne esistono
davvero pochi.
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