CURIOSITA'
- Kazuhiro Fujita è anche il creatore di Karakuri Circus.
- Tramite la "Lancia della Bestia" Ushio può controllare Tora.
- La madre di Ushio non è morta, ma gioca invece un ruolo di
importanza fondamentale per l'intera umanità.
- La "Lancia della Bestia" ha come causa del suo potre la sua
origine: il sacrificio di una ragazza (Jemei)
e l'odio nel forgiarla di suo fratello
(Giryo); sulle scritte impresse
sulla parte alta del manico compare infatti il nome Zang Yue (ottenuto
da Jemei leggendo secondo i canoni del cinese antico il kanji
giapponese); i fili che sono annodati al collo della lancia erano
inoltre potentissimi mostri tramutati in fili per poter tenere a freno
la potenza della lancia.
- "Quando creo un fumetto amo far dire o far fare ai
personaggi tutto ciò che mi passa per la mente. Per fare questo parto
sempre dal momento chiave che voglio rappresentare, sviluppandolo
naturalmente in un contesto appropriato." - (Kazuhiro Fujita).
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COMMENTO GENERALE
Aotsuki Ushio è un adolescente appassionato di pittura, egli è
cresciuto in un monastero buddista (figlio del bonzo Shigure Aotsuki),
abilissimo nello sport, non viene riconosciuto come artista.
Durante le sue giornate è costretto a difendersi dagli
attacchi del padre che, pur di convincerlo ad ascoltare le sue storie
sugli spettri, miglior modo non trova se non quello di tramortirlo
attraverso le arti marziali.
In seguito Ushio trova sulla sua strada il demone Tora (con cui farà
coppia) ed un'arma chiamata "Lancia della Bestia".
Da quel momento la vita di Ushio cambia, inizia così la sua "guerra"
contro i demoni, durante la quale si ritroverà spesso in situazioni
davvero difficili.
Dopo alcune vicissitudini che
vedranno coinvolte anche le amiche Asako Nakamura e Mayuko Inoue, il
ragazzo deciderà di partire alla ricerca della madre.
Durante lo sviluppo dell'intreccio ci sono inoltre vari personaggi, fra cui il cacciatore di
demoni Hyo, che danno origine una gamma di personaggi così ben
caratterizzati (soprattutto da punto di vista umano), da coinvolgere e
toccare nell'intimo anche il lettore più distaccato.
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