- Annihilator -
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Annihilator - Remains Remains

Gruppo: Annihilator
Genere: Thrash Metal
Etichetta: Spv
Distribuzione: Audioglobe
Data d'uscita: 1997
Voto: 6,5
1. Murder - 2. Sexecution - 3. No love - 4. Never - 5. Human remains - 6. Dead wrong - 7. Wind - 8. Trick and traps - 9. I want -10. Reaction - 11. Bastiage - 12. It's you - 13. Words from Jeff Waters
RECENSIONE



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Mmmm... . Jeff Waters tutto fare: cantante, polistrumentista, compositore e produttore. Questa volta il nostro eroe si supera e affronta completamente in solitario l'intera realizzazione di "Remains", ottavo album degli Annihilator. Album controverso direi, che rappresenta, a detta di Waters, una specie di esperimento; troviamo infatti su Remains sonorità e schemi che non fanno parte del dna della band canadese, ma che piuttosto rientrano negli stilemi di gruppi come Pantera o White Zombie; attenzione però, non vi sto dicendo che gli Annihilator hanno perso la loro identità musicale, hanno soltanto "sperimentato" cose nuove, inserendo nuovi elementi e sonorità a quello che è lo stile originario della band. Nella produzione Waters ha utilizzato una drum machine e un campionatore, tramite il quale ha arricchito alcuni pezzi. Dopo questa doverosa premessa passiamo all'album, che insieme ad altri dischi della band è stato ristampato dalla SPV e fornito di Bonus track e commenti scritti e "parlati" da Jeff Waters stesso; Remains si apre con Murder, pezzo dalla sonorità sporca, che anticipa un po' quello che l'ascoltatore deve aspettarsi, segue Sexecution, song dalle strofe striscianti sui rischi dovuti a rapporti non protetti, un riff monocorde accompagnato da una batteria campionata, apre l'oscura No love; Never, Human remains, Dead wrong sono le più ruvide e sperimentali, troviamo infatti riff un pò panterizzati, alta velocità, voci filtrate e una produzione sporca; con Wind si ha un momento di calma che serve ad introdurci il sognante arpeggio che apre Tricks and traps, song che si evolve in un micidiale pezzo full-speed, in pieno stile Annihilator; dopo I want la velocità torna vertiginosa con Reaction, chiude l'album la strumentale Bastiage che ricorda il Billy Idol di Cyberpunk. Tra le bonus track spicca la stupenda e melodica It's you, dalla produzione cristallina. Che altro dire, Remains è un buon album, ma che esce da quelli che sono i canoni degli Annihilator duri e puri, cosa che può far storcere il naso ai puristi della band.
 

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