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Questo disco è semplicemente ignobile!
Nessun altro aggettivo potrebbe descriverlo meglio! Con questo album
(non a caso forse si chiama proprio Requiem) comincia la caduta (non
solo di stile) del beneamato Quorthon, precursore storico e carismatico
della scena musicale nordica estrema, e dei suoi Bathory.
Dopo l'avanguardistica trilogia iniziale (Bathory, The Return, In the
Sign of the Black Mark) in cui molti vedono le vere prime radici del
Black Metal e dopo l'eccellente trilogia epica (Blood Fire Death,
Hammerheart, Twilight of the Gods) dedicata alla mitologia nordica e
alla storia della sua terra, Quorthon torna sul mercato a qualche anno
di distanza con questo prodotto che lui stesso definisce come un tributo
al vecchio thrash di stampo tedesco tanto in auge negli anni ottanta...
Magari! Almeno ci sarebbe qualcosa di buono da ascoltare!
Al di là della bruttezza in sé insita nei pezzi, credo che questo sia
uno dei dischi peggio registrati che siano mai stati realizzati: quasi
inascoltabile.
Il basso, spropositatamente alto, assieme ad una batteria (rigorosamente
artificiale), martellante al limite del fastidio, la fan da padroni e le
urla sguaiate di Quorthon non rendono certamente piacevole l'ascolto
delle nove canzoni che, a parte la prima, si rivelano essere tutte
uguali e veramente noiose. Sono proprio tirate via, senza idee e
comunque credo che trentatrè minuti per nove tracce (e non siamo di
fronte a capolavori quali Panzer Division Marduk o Reign in Blood) siano
davvero pochini.
Ma è proprio il prodotto stesso che obbliga l'ascoltatore a ritenerlo
una presa in giro o uno scherzo. Difatti il libretto non solo è
inesistente ma quel poco che c'è fa rabbrividire: un foglietto piegato a
metà con sul fronte la copertina, niente da dire, né carne né pesce, una
semplice distesa di teschi, in quarta pagina una croce in fiamme col
capro in sfondo (che è la stessa usata da Samoth nelle foto promozionali
e nel retro cd di "In the Nightside Eclipse"), all'interno
sulla sinistra la lista delle canzoni - udite udite - in ordine
alfabetico (!!!) (ma l'avete mai visto da qualche altra parte? qual è la sua
arcana utilità?) e a destra l'indirizzo per il merchandise e i dischi
precedenti... Non si sa chi vi suona, dove è stato registrato o perché è
venuto fuori un prodotto così scadente...
Io, che sono un grande estimatore dei primi sei dischi dei Bathory (e
anche del successivo Blood on Ice che però ricordo trattasi di una
riproposta di vecchio materiale, in parte anche già registrato, risalente ai tempi di Hammerheart...) E che ho sempre amato i dischi di
Sodom, Kreator e della vecchia scena tedesca, sconsiglio l'acquisto a
chiunque.
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