<%
'ADV_ORGANIZER 1.0 | formato, categoria, base, altezza, unico, disposizione, voto, dove, numero,tipo,refresh,output
response.write(organize_adv(0,categoria,300,300,,,9,,1,0,1,))
%>
<%
'ADV_ORGANIZER 1.0 | formato, categoria, base, altezza, unico, disposizione, voto, dove, numero,tipo,refresh,output
response.write(organize_adv(0,categoria,300,300,,,8,,1,0,1,))
%>
|
Come probabilmente saprete già, ciò che ci troviamo di fronte non è il
nuovo disco di casa Dark Tranquillity; il gruppo ha annunciato che la
sua nuova fatica verrà data alle stampe verso la fine dell'anno, mentre
"Exposures" non vuole essere altro se non una specie di ricapitolazione
nell'attesa della nuova fatica della band. Il lavoro è diviso in due CD;
nel primo troviamo una raccolta di inediti, canzoni composte e
registrate durante l'elaborazione dei dischi passati: le prime sette
tracce, registrate ai mitici studi Fredman di Gotheburg, risalgono alle
session degli album "Projector", "Damage Done" e "Haven"; le tracce 8 e
9 (vere e proprie chicche per gli appassionati) sono invece tratte
dall'ormai introvabile EP "A Moonclad Reflection", del 1992, mentre le
ultime tre risalgono addirittura ad un demo del 1991, tutte (dalla 8
alla 12) con Anders Fridén (In Flames) alla voce e Stanne ancora nel
ruolo di chitarrista. Nel secondo cd è invece registrato un live a
Cracovia della band, per la cronaca lo stesso presente del DVD "Live
Damage". Premettendo che, personalmente, non sono quasi mai a favore di
operazioni di questo genere (spesso messe su allo scopo di portare soldi
nelle tasche della label di turno a discapito degli stessi musicisti) ,
ho cercato di valutare questo "Exposures" con distacco ed obbiettività,
analizzandone pregi e difetti. Al termine di ripetuti ascolti sono
giunto alle seguenti conclusioni.
1) Essendo io un grande fan di questa band (che reputo geniale) , ho
apprezzato molto alcuni contenuti dell'uscita, in particolare le tracce
dalla 8 alla 12 del primo cd; "Yesterworld" e "Unfuried by Dawn" sono
pezzi davvero interessanti, lunghi e intricati, dalle molteplici
sfaccettature, che fotografano una band in stato di grazia quanto a
creatività e inventiva; stessa cosa dicasi per la suggestiva "Midwinter
/ Beyond Enlightment" e per la particolare "Void of Tranquillity".
Soffrono a mio avviso il confronto i pezzi più recenti, le tracce dalla
1 alla 7, in cui a qualche buono spunto ("Static", la melodica "Misery
in Me" e la stessa "Exposures") si affiancano episodi francamente più
scadenti, non tanto per la qualità intrinseca quanto per l'impressione
di già sentito che inevitabilmente finiscono per evocare.
2) Il secondo cd offre uno spaccato dell'attività live della band, come
sempre precisa dal vivo... Molto precisa... Forse troppo precisa. Non ho
avuto modo di visionare ancora il DVD "Live Damage", quindi non sono in
grado di dire se la resa visiva di questo show sia migliore di quella
sonora; certo è che l'ascolto qui ci mostra una band in forma
smagliante, metronomica, ma anche terribilmente fredda e poco
coinvolgente. Ho assistito allo show romano di quest'inverno di Stanne e
soci, show che mi aveva molto positivamente impressionato, sia per la
grande esperienza mostrata dai musicisti tutti, sia per l'enorme carisma
del rossocrinito frontman, un vero animale da palcoscenico, in grado di
tenere in mano il pubblico come pochi (pubblico che, per la cronaca, era
semplicemente in visibilio) . Ebbene, ben poco di tutto ciò traspare
dall'ascolto di questo live, che risulta freddino, scolastico e in
generale un po'fiacco; a questo aggiungete un pubblico evidentemente non
molto coinvolto e capirete come mai questa registrazione non convinca
più di tanto. Discutibili poi alcune scelte della scaletta, come quella
di proporre pochissimo materiale dal seminale "The Gallery" o come
l'idea di suonare una "Insanity's Crescendo" (uno dei miei pezzi
preferiti di sempre, tengo a precisare) che in assenza della vocalist
femminile perde buona parte del suo fascino originario. Qui però
entriamo nell'ambito delle opinioni personali: sia ben chiaro che, a
onor del vero, Stanne fa il suo lavoro egregiamente e il resto della
band offre una prestazione ottima quanto a sound e compattezza.
3) Il prezzo dell'uscita (19, 50 €) è decisamente conveniente;
considerando che si tratta di due cd e che in questo periodo uno singolo
dei Sentenced la stessa etichetta ve lo vende allo stesso prezzo, non
credo ci si possa, almeno stavolta, lamentare troppo in merito.
Tirando le somme, l'acquisto mi pare trascurabile per chi apprezza i
Dark Tranquillity fino ad un certo punto o per chi vuole avvicinarsi per
la prima volta al sound dei sei; più interessante può risultare per il
fan affezionato, ma in generale rimango dell'opinione che certe
operazioni vadano boicottate.
|