Ipotesi sull'origine dei déjà vuA
tutti almeno una volta è capitata un'esperienza di déjà vu (o
already seen in inglese): l'impressione di aver già vissuto una
certa esperienza quando per la prima volta si assiste ad una scena o si
entra in contatto con un particolare ambiente. Nelle scienze occulte questo
fenomeno prende il nome tecnico di paramnesia (dal greco parà
ovvero vicino a, e mnesis ovvero ricordo, in sostanza ricordo che
rimane a lato, al margine di quello normale).
Nei casi meno complessi si tratta di semplici ricordi che erano stati
dimenticati che riaffiorano alla mente per via di un certo stimolo al quale
essi sono parzialmente affini o analoghi. Vi è però anche una non esigua
casistica che non è possibile giustificare in maniera così riduttiva: ad
esempio quando il soggetto che "ricorda" un ambiente in cui non è mai stato
riesce anche a descriverne parti non ancora viste oppure come nei
casi in cui al ricordo del luogo si uniscono quelli di personaggi che gli
dovrebbero essere ignoti e che al contrario si rivelano esatti.
In ogni caso è importante distinguere la semplice esperienza di
impressione di ricordo dalla vera e propria pre-cognizione di
ambienti mai avvicinati in passato. Il primo tipo di fenomeni possono essere
spiegati attraverso la psicologia come riaffioramento di stati d'animo o in
alternativa si può seguire la teoria di Henri Bergson secondo la
quale ogni percezione porta con sé un ricordo che staccandosi dalla
stessa si imprime nella memoria: se questo distacco non avviene la
percezione si presenterà al soggetto sotto la forma del ricordo. O ancora
Sigmund Freud ipotizzò che ogni luogo ricorda alla persona umana il
grembo materno e se accade che il soggetto si rende conto di questo
significato simbolico ha l'impressione di esservi già stato.
Per quanto riguarda il fatto (pre-)conoscitivo invece la questione è ben
diversa: si tratta con grande probabilità di manifestazioni paranormali
di chiaroveggenza o psiscopia (fenomeno per il quale un
soggetto a contatto con un oggetto, anche se coperto, è in grado di
descriverlo e di narrarne la storia). Si può anche supporre che si tratti
dei risultati di un'esperienza di chiaroveggenza viaggiante rimasta
latente e riaffiorata nel momento in cui si entra in contatto con il luogo
già visitato attraverso la chiaroveggenza. Un'ultima ipotesi è proposta,
come si può immaginare, dai sostenitori della reincarnazione, i quali
ritengono che non si tratti di null'altro che del ricordo di luoghi già
visitati in un'esistenza passata; resta da chiarire se sia la
paramnesia a giustificare la reincarnazione o la reincarnazione a
giustificare la paramnesia.
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