Il 24 novembre 1741 la regina Ulrica Eleonora di Svezia (figlia di Carlo XI,
sorella di Carlo XII e nata nel 1688) morì nel castello di Drottingholm
(distante ben 11 chilometri da Stoccolma) e la sua salma fu posta in un
sarcofago su un catafalco riccamente guarnito. All'interno della camera le
pareti erano tappezzate di nero e molte candele illuminavano la stanza.
L'anticamera era sorvegliata dalle guardie reali; il pomeriggio seguente alla
morte giunse a far visita alla defunta la sua prima dama di palazzo, la contessa
Steenbock, che nel più totale silenzio si fece scortare dal capo delle guardie
fino alle porte della camera ardente che lei, entrando richiuse dietro di sé. La
contessa era all'interno della stanza da ormai più di un'ora, e il capo delle
guardie, pensando che fosse stata presa da malore, aprì cautamente la porta e
vide (con tutte le altre guardie a testimoniare) la defunta donna eretta in
piedi che abbracciava la sua dama e amica. L'apparizione sembrò prima librarsi
nell'aria e poi dissolversi come nebbia, ma anche la contessa Steenbock
scomparve nel nulla, così come la sua carrozza che nessuno vide o senti
allontanarsi. Prontamente fu inviato un corriere a Stoccolma portando con sé la
notizia di questo straordinario avvenimento, ma incredibilmente risultò che la
contessa non si fosse mai mossa da Stoccolma e che, anzi, era morta, proprio
nell'ora in cui lei e la regina Ulrica Eleonora sono state viste abbracciate. Su
questo caso fu immediatamente steso un protocollo straordinario.
(riadattato)
G. E. Horst, Deuteroskopie
dagli Atti dell'Archivio statale svedese
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