Luciano Sampietro propone un'interpretazione principalmente basata sul
riordinanamento cronologico le quartine. Infatti egli dice che in tutti questi
anni sono venute alla luce diverse interpretazioni di enorme disparità (tra
l'altro diffondendo in questo modo il pensiero comune che agli scritti del
Veggente si poteva
far dire tutto e il contrario di tutto) e ne attribuisce la causa al fatto che
nessuno sia mai stato in grado di fornire una datazione accettabile. Da qui
nacquero anche le accuse nei confronti del Veggente di Salon di essere un
profeta di eventi passati. Il lavoro di Sampietro partì da due presupposti che lo stesso Nostradamus aveva dato per mezzo delle lettere scritte al figlio Cesare
e in alcuni
versi: per comprendere i suoi criptici scritti era necessario individuare alcuni
chiavi (spesso nascoste a tal punto da non farne neppure sospettare l'esistenza)
e esisteva un metodo per delineare il tempo (periodo storico) che le sue
profezie abbracciavano. Attraverso le lettere ai figli Sampietro riuscì quindi
(risolvendo enigmi vari, complessi e con riferimenti biblici) a determinare con
una precisione a livello di giorno quando sarebbero finite le profezie: il 2 giugno 2025.
Ottenuta questa data si trattava ora di piazzare la maggiore quantità possibile
di paletti di riferimento in modo da poter poi inserire nel frammezzo le
varie quartine, così da raggiungere il risultato desiderato.
Per fare ciò si servì delle sestine (ritenute da molti altri interpreti di
scarso valore), le quali erano piene di riferimenti al numero 6 (ad esempio
606, 607, e così via) grazie a queste poté fissare molti altri paletti. Nello
sviluppo della sua opera si servì inoltre dell'astrologia, arrivando così ad
avere sufficienti riferimenti temporali per poter definire scanditamente anno
per anno un'esposizione quasi storica del periodo compreso tra il 1999 e il 2
giugno 2025. Sampietro ammette che è possibile che la collocazione di alcuni
singoli avvenimenti potrebbe essere errata ma insiste però sul fatto che la
cronologia è complessivamente poco contestabile.
Ed.
Piemme, Luciano Sampietro, Nostradamus Settimo Millennio
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