Riportiamo una lista completa di tutte le tecniche divinatorie praticate
nell'arco dei secoli:
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abacomanzia (dal greco àbax, àbakos,
tavole): qualsiasi mantica che si serve di tavole per l'interpretazione;
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achilleomanzia: antichissima mantica cinese
che si avvale di steli di Achillea ptarmica, usata particolarmente per
prevedere avvenimenti pubblici, Confucio se ne servì ampiamente;
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acutomanzia: mantica che si serve di aghi in
varie maniere; una pratica prevede 7 spilli chiari e uno nero spezzato
da gettare sul tavolo per poi interpretare le figure formate, un'altra
di gettare in acqua 13 aghi asciutti e osservare se si avvicinano
(responso negativo) o si allontanano (responso positivo), infine è anche
praticata con 24 aghi ammucchiati entro un cerchio da colpire con una
pallina (anche in questo caso si interpretano le figure fuori dal
cerchio);
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aeromanzia: mantica che si basa
sull'osservazione delle onde prodotte dall'acqua in una bacinella di
rame;
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agalmatomanzia (dal greco, àgalma,
statua): mantica egiziana basata sull'osservazione dei movimenti (reali
o apparenti) di una statua o dalle parole da essa proferite;
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aigomanzia (dal greco aigia, capra):
mantica greca (praticata in particolare a Delfo) praticata facendo
cadere alcune gocce d'acqua sul vello o nell'orecchio di una capra
sacrificale per poi osservarne le reazioni;
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alettriomanzia, alectriomanzia,
alettromanzia (dal greco alectryòn o alèctor, gallo):
mantica greca basata sui comportamenti di un gallo all'interno di un
cerchio diviso in 24 spicchi a ciascuno dei quali era associata una
lettera e un chicco di grano, le lettere scelte formavano, anche per
anagramma, il responso;
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aleuromanzia (dal greco àleuron, farina
di frumento): mantica antichissima che consisteva nel spargere foglietti
con i responsi in un mucchio di farina di frumento;
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alfitomanzia (dal greco alfitos,
focacce): mantica simile all'aleuromanzia ma praticata con focacce;
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alomanzia (dal greco als, sale):
tecnica divinatoria che si serviva del sale, in particolare si osservava
come si scioglieva in acqua o come scoppiettava nel fuoco, o in
alternativa se ne poneva un po' sulla mano di una persona malate e se ne
traevano previsioni sulla sua salute;
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amniomanzia (dal greco amnìon, amnio):
mantica popolare che associava ai bambini "nati con la camicia" (ovvero
coperti di amnio dalla testa ai piedi) fossero fortunati, mentre per le
bambine significava che la neonata sarebbe divenuta suora;
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anagrammatomanzia: mantica di origine moderna
che prevede di trarre auspici dall'annagramma di un nome proprio o di un
evento;
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anemomazia (dal greco ànemos, vento):
mantica diffusa presso i greci e i romani che si basava
sull'osservazione degli effetti del vento su foglie o campanelli;
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antracomanzia: si veda catoptromanzia;
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antropomanzia (dal greco anthropos,
uomo): tecnica divinatoria basata sul sacrificio umano; troviamo traccia
di queste pratiche nella Bibbia, presso i romani (dove si osservavano le
viscere come per gli animali), presso i Lusitani, i popoli caucasici,
gli Sciti e i Tartari;
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capnomanzia (dal greco capnòs, fumo):
divinazione praticata osservando i fumi di vittime sacrificali, erbe,
semi (soprattutto sesamo, papavero, verbena);
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critomanzia (dal greco krite, farina
d'orzo): mantica simile all'aleuromanzia ma praticata con farina d'orzo;
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catoptromanzia (dal greco càtoptron,
specchio): mantica basata sull'uso di specchi o comunque superfici
brillanti, che con effetti otticci erano in grado di amplificare le
capacità di chiaroveggenza tramite stati ipnotici; questa pratica è
ancora diffusa oggi;
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cefalomanzia (dal greco kephalè, testa):
mantica che prevedeva di trarre presagi dalla testa arrostita di un
asino o di un giustiziato;
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ceromanzia: mantica che consiste nel versare
nell'acqua cera fusa e nell'interpretazione delle figure formate;
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cheloniomanzia (dal greco chelone, tartaruga):
mantica di origine cinese basata sull'osservazione delle screpolature
causate dal fuoco sul guscio di una tartaruga;
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chiromanzia (dal greco chèir, mano): mantica
che attraverso l'osservazione della mano di una persona è in grado di
delinearne i caratteri;
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chitonomanzia (dal greco chitòn, tunica):
pratica secondo la quale si può dedurre la fortuna di una persona a
seconda di come si veste; a Roma vestirsi in maniera errata era un
cattivo presagio, ma ancora oggi indossare una maglia a rovescio indica
"felice sorpresa", mentre i calzini al contrario indicano "guadagno in
arrivo";
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cinomanzia (dal greco cyon, cane): mantica
basata sul comportamento dei cani in uso fin dai tempi dei babilonesi;
non esistono regole rigide, si tratta di tradizioni popolari, spesso il
cane che ulula alla luna è interpretato come presagio di morte;
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cledonomanzia (dal greco cledon, nome
augurale): mantica che si basa sul trarre presagi da parole udite in
maniera casuale;
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cleidomanzia (dal greco clèis, chiave):
divinazione tramite una chiave, usata soprattutto nel medioevo per
individuare i colpevoli di qualche delitto; si poneva una chiave su una
Bibbia aperta in modo che potesse muoversi leggermente al pronunciare il
nome di una persona, in caso fosse colpevole;
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cleromanzia (dal greco cleros, sorte): nome
generico per le tecniche divinatorie che si avvalgono di oggetti
lanciati a sorte (dadi, pietruzze, spilli e altro);
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cocchigomanzia (dal greco còccyx, cuculo):
mantica fondata sul canto del cuculo di origine popolare, senza una vera
regola; alcuni tendono ad interpretare in maniera pessimistica, altri in
chiave positiva le tristi note del canto di questo uccello;
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codonomanzia (dal greco codon, campane):
mantica basata sull'interpretazione del suono delle campane per trarre
presagi per lo più infausti;
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coracomanzia (dal greco còrax, corvi): forma
divinatoria particolarmente diffusa presso gli Etruschi che consiste nel
trarre auspici dall'osservazione del comportamento dei corvi;
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coscinomanziaa (dal greco còskinon, setaccio):
anche nota come coschinomanzia, mantica popolare diffusa nella Grecia
antica fondata sul movimento di un setaccio in equilibrio sulla punta di
due forbici;
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cristallomanzia: forma di catoptromanzia che
fa uso di sfere di cristallo, coppe o bicchieri d'acqua nelle quali
l'indovino o uno dei suoi assistenti erano in grado di cogliere fatti
lontani, passati o futuri;
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criptomanzia: vedi aleuromanzia;
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cubomanzia (dal greco cyboi, dado): forma di
astragalomanzia diffusa tra greci e romani basata sul lancio di dadi a
sei facce;
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dattilomanzia: mantica ideata da un indovino
frigio di nome Dàttilo, consistente nel legare un anello ad un filo e
farlo oscillare su un bacile intorno a cui erano scritte delle lettere
che componevano di volta in volta una parola;
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demonomanzia: qualsiasi tecnica divinatoria
che coinvolga entità sovrannaturali demoniache, secondo la dottrina
cristiana tutte le mantiche sarebbero ispirate del demonio e dovrebbero
pertanto rientrare in questa definizione;
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dendromanzia (dal greco dèndron, alberi):
forma divinatoria antichissima e profondamente radicata, fondata
sull'osservazione degli alberi, aspetto, rigoglio e rumore delle foglie;
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ecomanzia: vedi oicomanzia;
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empiromanzia (dal greco en, in e pyr, fuoco):
mantica che si basa sul gettare nel fuoco sostanze di vario tipo e
osservarne le fiamme che vengono prodotte;
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enomanzia: vedi oinomanzia;
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extispicio o estispicio:
tecnica divinatoria che consiste nell'esame di viscere di vittime
sacrificali, in particolare fegato, milza, stomaco, reni, cuore, polmoni
e intestini;
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fillomanzia (dal greco phyllon, foglie):
pratica diffusa soprattutto negli oracoli d'amore, consiste
nell'ascoltare il suono delle foglie al vento, il rumore dovuto ad un
colpo prodotto dal cavo della mano o osservando il fumo quando bruciano;
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fisiognomanzia: tecnica divinatoria di
probabile origine babilonese e in seguito ripresa in Grecia secondo la
quale osservando i lineamenti del viso di una persona era possibile
coglierne la natura, con l'epoca Rinascimentale assume un carattere
scientifico e si estende oltre il volto, a tutto il corpo
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fisionomanzia: vedi fisiognomanzia;
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fonoveggenza: fenomeno per il quale un
chiaroveggente è in grado di descrivere la stanza o episodi che
riguardano l'interlocutore semplicemente parlandogli tramite telefono;
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garosmanzia: mantica basata sull'osservazione
di vasi pieni d'acqua circondati da ceri accesi;
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gastromanzia (dal greco gaster, stomaco):
divinazione probabilmente fraudolenta che avveniva per mezzo dello
stomaco, ovvero per ventriloquia;
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geduimanzia: mantica ebraica consistente
nell'osservazione delle ossa di un leggendario animale, il Jedua, un
mostro unito alla terra con una specie di cordone ombelicale che
distruggeva i raccolti;
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gemmomanzia: antica mantica che si praticava
facendo scivolare gemme in una bacinella piena d'acqua;
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genomanzia (dal greco gènos, discendente):
tecnica per prevedere il sesso di un nascituro tramite l'osservazione
del comportamento della madre;
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geomanzia (dal greco ge, terra): mantica di
origine persiana e diffusasi a Bisanzio, in India e Arabia che la
portarono fino in Europa; essa consisteva nel lanciare 16 volte un dado,
un seme o un bastoncino e tracciare articolate figura seguendo
determinate regole;
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giromanzia: pratica divinatoria consistente
nel tracciare a terra un grande cerchio lungo il quale vengono scritte a
caso lettere dell'alfabeto, il consulente viene fatto girare su se
stesso fino a quando per il capogiro si dirige verso una di esse;
ripetendo più volte l'esperimento si ottengono i responsi;
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grammatomanzia (dal greco gràammata, lettere):
termine generico usato per identificare qualsiasi forma divinatoria
basata su una composizione di lettere, come l'alettriomanzia, la
giromanzia e la lecanomanzia;
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idromanzia (dal greco ydor, acqua): mantica
che consiste nell'osservazione di una superficie d'acqua fino ad avere
allucinazioni, o nel lanciare oggetti nel bacino e osservare le onde da
esso formate, o versare dell'olio in acqua esaminandone le forme, oppure
ancora fissare l'acqua in un bicchiere fino a provocarne una sorta di
ebollizione o infine immergere in acqua una persona legata e vedere se è
colpevole o innocente di un reato, a seconda che affondi o resti in
superficie;
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ieromanzia: vedi extispicio;
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ippomanzia (dal greco ìppos, cavalli):
divinazione di origine greca, celtica e germanica, fondata
sull'osservazione dei cavalli (andatura, piede con cui uscivano dalla
stalla e così via);
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jeduimanzia: vedi geduimanzia;
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lampadomanzia: mantica praticata per mezzo di
lampade; in Grecia la torcia, simbolo di amore se ardeva chiara e
brillante indicava un amore felice, il contrario se fumava;
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lecaniomanzia (dal greco lecànion, catino):
termine generico indicante tutte le pratiche divinatorie che fanno uso
di recipienti vuoti o pieni d'acqua;
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libanomanzia (dal greco lìbanos, incenso):
forma di capnomanzia astrologica in cui fumi sono da collegarsi ai
pianeti;
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licomanzia (dal greco lykos, lupo): antica
mantica che traeva presagi dal comportamento di un lupo;
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litomanzia (dal greco lìthos, pietre): mantica
dell'osservazione delle pietre di cui si considerano aspetto, qualità e
in particolare le tradizionali virtù;
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logaritmomanzia: forma di aritmomanzia nella
quale alle lettere dell'alfabeto viene attribuito un numero detto
"triangolare" secondo quando specificato da una speciale tavola;
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melanomanzia (dal greco mèlan, ciò che è
nero): divinazione nata nell'epoca moderna che consiste nel formare 13
macchie d'inchiostro su un foglio, poi piegandolo e interpretando le
figure formate; è affina al test Rorschach;
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melomanzia: mantica amorosa di origine
antichissima, preso il seme di una mela tra le dita, se schiacciandolo
schizza via l'amore è corrisposto; una sua forma differente consisteva
nel lanciare la male all'amato e vedere se l'afferrava al volo e la
rilanciava;
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meteoromanzia: divinazione ancora oggi
praticata basata sull'osservazione di comete, meteore e altri corpi
celesti cadenti;
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molibdomanzia (dal greco mòlybdos, piombo):
mantica basata sull'interpretazione delle figure che il piombo fuso
forma quando versato in acqua;
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nechiomanzia (dal greco mèkys, cadavere):
divinazione che fa uso di un cadavere o di un oggetto a esso
strettamente legato, come la corda con cui il defunto è stato impiccato;
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necromanzia (dal greco nèkròs, defunto):
divinazione praticata tramite l'evocazione dei defunti;
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negromanzia: vedi necromanzia;
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nefelimanzia (dal greco nefèle, nuvole):
mantica di origine mesopoticamica fondata sull'osservazioni della forma
delle nuvole e dei loro movimenti;
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oculomanzia: forma di catoptromanzia o
cristallomanzia in cui l'indovino ha visioni chiaroveggenti o
precognitrici osservando negli occhi il consultante;
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ofeomanzia (dal greco nefèle, nuvole): vedi
ofimanzia;
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ofiamanzia (dal greco òphis, serpenti): forma
di divinazione pratica nell'Antica Grecia per mezzo della manipolazione
dei serpenti;
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oicomanzia (dal greco òikos, casa): mantica
fondata sull'osservazione di una casa, diffusa in Mesopotamia, Grecia e
Cina;
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oinomanzia (dal greco òinos, vino): mantica
che si basa sull'osservazione del vino, del suo colore e delle sue
alterazioni;
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omomanzia (dal greco omoplàte, scapola):
mantica fondata sull'esame della scapola di un montone esposta al fuoco;
praticata in Grecia, Arabia e in Europa, dove in alcune campagne è
ancora praticata;
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onicomanzia (dal greco ònyx, unghie): mantica
dell'osservazione delle unghie e sulla forma della mano e delle sue
macchie;
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oniromanzia (dal greco òneiros, sogno):
interpretazione divinatoria del sogno, approfondita da grandi figure a
partire da Omero, Virgilio, Aristotele, Artemidoro, San Tommaso; secondo
questa credenza dormire in templi, chiese o moschee permette di avere
sogni premonitori;
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onomatomanzia (dal greco ònoma, nome):
interpretazione divinatoria del nome; questa mantica è probabilmente di
origine egiziana o ebraica, ma ve ne è traccia anche in India e in
seguito in Europa per mezzo dei pitagorici;
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onomanzia: vedi onomatomanzia;
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oomanzia: divinazione praticata per mezzo di
un uovo crudo, cotto, solo il bianco, solo il rosso o per intero;
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ornitoomanzia (dal greco òrnis, uccelli):
antichissima mantica fondata sul comportamento degli uccelli, sul loro
volo, la loro specie e grido; già praticata in Mesopotamia, Etruria,
Grecia, Roma e in seguito in tutta Europa e fin in Arabia; ancora oggi
si traggono presagi positivi o negativi dai volatili;
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palamomanzia: forma di divinazione praticata
mediante l'osservazione del palmo della mano coperto da una vernice
brillante;
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palmomanzia (dal greco palmòs, scossa):
mantica fondata sull'interpretazione di piccole contrazioni muscolari
come brividi e tremiti;
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partenomanzia (dal greco parthenèia,
verginità): mantica di origine popolare che tenta di stabilire se una
fanciulla sia vergine o meno;
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pegomanzia (dal greco peghè, sorgente):
divinazione mediante l'osservazione delle bolle e dei cerchi che si
formano lanciando una pietra o una moneta nell'acqua;
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piromanzia (dal greco pyr, fuoco): forma
mantica atta a trarre auspici dall'osservazione del fuoco, entrando in
una sorta di leggera trance;
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poleomanzia (dal greco pòlis, città): mantica
fondata sull'osservazione di una città, diffusa in Mesopotamia, Grecia e
Cina;
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sauromanzia (dal greco saùra, lucertola):
antica mantica praticata per mezzo della lucertola, simbolo del potere
profetico di Apollo;
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spodomanzia (dal greco spodòs, cenere):
mantica che prevedeva di scrivere domande di cui si intendeva conoscere
la risposta sulla cenere dei sacrifici, lasciarla esposta all'aria una
notte e vedere quali lettere erano rimaste e quali erano scomparse;
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spondilomanzia (dal greco spòndilos,
vertebra): divinazione di origine greca praticata tramite l'osservazione
di una vertebra che veniva fatta girare;
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tabellomanzia: vedi abacomanzia;
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teratomanzia (dal greco tèras-tos, portento,
mostro): mantica fondata sull'osservazione di eventi straordinari o
mostruosi come nascita di animali con due teste, fratelli siamesi,
aurore boreali, piogge di sangue e così via; non vi sono precise regole
per l'interpretazione di questi segni che viene lasciata agli indovini o
alla fantasia dei popoli;
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traumatomanzia: divinazione di origine tartara
che trae auspici dall'osservazione delle ferite, usata ancora ad inizio
secolo dai soldati turchi, servendosi del "Ikhtiladj Nameh", "Il libro
delle ferite";
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vitromanzia: mantica di origine relativamente
recente che si pratica spargendo sabbia sul vetro e passando un archetto
sul bordo della lastra; ciò crea strane figure sulla sabbia che vengono
poi interpretate;