L'11 luglio 1947, presso Pflüncken di Wasserrosen vicino a Bad Tölz, il
figlio maggiore di un professore di nome Norbert, reduce dalla prigionia
inglese, morì annegato in una piccola peschiera di palude per attacco cardiaco.
La salma non fu ritrovata che dopo due giorni: i capelli scendevano sulla fronte
come un cappuccio. Il giorno successivo alla sua liberazione, il 10 maggio, sua
madre lo vide in sogno: egli stava tornando in giù sospeso in aria vestito di
nero, questa cosa rattristava la madre che sarebbe dovuta essere invece felice
del ritorno del figlio. In quello stesso giorno suo fratello Gerfried a
Hann-Münden, a parecchi chilometro da Bad Tölz, spinto da un impulso
irrefrenabile, dipinse un quadro: un'ondina che tende la mano bramosa verso una
ninfea. A questo seguirono altri quadri: un animale acquatico, un
giovinetto che
sprofonda in un vortice e più volte la figura di un uomo al quale i capelli
scendevano sul viso come un cappuccio, un carro funebre ed altri. Il 4 di
luglio, pochi giorni prima della sua morte, Norbert andò a trovare i suoi
genitori con la moglie, e in quello stesso momento il fratello Gerfried
dipingeva la morte, meravigliandosi di starlo sviluppando esattamente come
avrebbe fatto suo fratello, anch'egli pittore. Sempre il 4 luglio anche il padre
ebbe un sogno angoscioso: un deserto di prati paludosi con la figlia che
camminava alla superficie dell'acqua ed egli aveva un terribile senso di
angoscia temendo che vi cascasse dentro, e questo accadde. Alla luce di quello
che poi accadde la figlia sembrò la controfigura del fratello.
Il 13, giorno del ritrovamento del cadavere, il fratello, pur non avendo ancora
ricevuto notizia dell'accaduto, stava dipingendo l'ultimo quadro della serie:
una figura stilizzata con i capelli a cappuccio distesa tra una runa di vita e
una di morte. Quando egli ricevette il telegramma che annunciava la morta del
fratello tutto di colpo gli apparve chiaro: aveva dipinto il cammino di morte di Norbert.
Infine anche una zia di Pretzsch sull'Elba, il giorno prima sognò di trovarsi
con Norbert su un marciapiede della stazione della dove nacque, in Boemia;
giunse un treno con il defunto nonno del morto che lo portò via con se facendo
entrambi cenno di saluto.
Hans Bender, Parapsychische Phaenomene (riadattato)
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