Quando Salomone si procurò la 154a
concubina, dopo svariati inutili sforzi, dovette abbandonare la camera nuziale
umiliato; poiché la cosa si ripeté anche la seconda e la terza notte cominciò a
preoccuparsi: i suoi Sapienti non seppero dirgli nulla a riguardo, e così si
rivolse agli spiriti nella stanza magica. Questi gli dissero che un suo servo
gli aveva giocato un brutto tiro per un ingiusto trattamento subito. Inoltre,
gli spiriti, al suo comando, non solo gli restituirono la sua virilità ma la
decuplicarono, al punto che egli successivamente poté avere altre 50 concubine.
Ecco la ricetta che Salomone rese pubblica per la riacquisizione della virilità:
"Prendi i semi dell'Erba Bardana, pestali in un mortaio, aggiungici un
testicolo
sinistro di un caprone di tre anni, una punta di coltello di polvere presa dal
pettine di un cane bianco candido che si è tosato il primo giorno della luna
nuova, brucia nel medesimo tempo sette di tali peli e poni la loro cenere nel
mortaio; versavi poi sopra una mezza bottiglia di acquavite di grano e lascia
stare il tutto senza tappo per 21 giorni interi, affinché le costellazioni
possano fluirvi sopra. Spalma indi all'uomo cui vuoi prestare questo grande
servizio 3 gocce del liquido ottenuto su ogni pianta del piede, 7 gocce sulla
scriminatura dei capelli, 9 gocce sotto ogni braccio, 11 gocce sull'ombelico, 13
gocce sulla spina dorsale e lo vedrai fare meraviglie". L'effetto di questa
essenza è potentissimo tanto che uomini di 80-86 anni riescono ancora ad avere
discendenza.
Salomone confessò che questo surrogato non fu generato dalla sua mente ma
dalla regina Dahira di Ninive, timorata di Dio.
Der wahrhaftige feurige Drache (riadattato) |
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