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CHE COS'E' UN SOCIAL NETWORK?
Per capire come creare un social network di successo
dobbiamo coglierne innanzitutto l'essenza. Le cosiddette
"reti sociali" altro non sono che aggregati di persone che si connettono
per condividere qualcosa; non ci
sono figure di riferimento, i contenuti sono prodotti e messi a
disposizione dagli utenti stessi. Ogni social network ha
tre elementi in comune che mettono al centro di ogni
cosa l'utente stesso: le connessioni, il dare e l'avere.
LE CARATTERISTICHE DI UN SOCIAL NETWORK
DI SUCCESSO
Senza alcuna pretesa di completezza, ecco alcuni
utili consigli sulla progettazione di un social
network di successo:
- L'idea sociale - Le persone hanno bisogno di
una "scusa" per comunicare. Occorre avere un'idea più
che originale in grado di mettere in relazione (quasi)
tutte le categorie di persone; dall'anziano al
bambino, dalla casalinga all'imprenditore, ciascuno deve
avere un forte interesse ad iscriversi e creare
interazione. Diamo modo di comunicare con dei vantaggi e
facciamolo in modo gratuito. Non lavoriamo su un qualcosa che
solo collateralmente può essere condiviso ma su
un quid da mettere per forza in compartecipazione.
- Rispondere ad esigenze comuni - Dobbiamo
essere unici e non alternative. La nostra idea
deve andare a toccare l'interesse di tutti; i veicoli
migliori sono pertanto:
l'informazione, l'appartenenza, i sensi, il pettegolezzo, la celebrità, i
sentimenti, lo stupore, le paure, il denaro, il sesso, la convenienza,
l'emancipazione, la gratuità (ecc.). Dobbiamo offrire
strumenti semplificati atti a condividere senza
interferenza da parte nostra. Noi diamo la direzione:
gli utenti creano i percorsi.
- La massima semplicità - Tutto ciò che non è
finalizzato all'obiettivo primario del nostro social
network deve essere scartato. Ricordiamo sempre che le
operazioni semplici sono attraenti e invogliano ad
essere
portate a termine. Scegliamo l'intuitivo, scartiamo le
spiegazioni lunghe,
i passaggi prolissi (iscrizioni dettagliate,
installazioni di plug-in, ecc.), ingannevoli
(trucchi, ecc.). Ci dobbiamo rivolgere ad un popolo che,
in quanto tale, contiene: "furbi", "ingenui",
intelligenti, meno dotati, sospettosi
(ecc.).
- La massima funzionalità - Non dobbiamo
partire con l'idea di dover fare/mettere tutto.
Includiamo nel progetto solo ciò che
strettamente serve al "motivo d'unione", alla nostra
idea e, questo sì, lasciamo spazio a facili ampliamenti. Prima di
lanciare il social network testiamone: l'accessibilità
(per disabili, per dispositivi vari, browser, ecc.),
la velocità (caricamento pagine, video, immagini, ecc.) e l'assenza di bug
(pagine inaccessibili, perdita di dati, ecc.) con precisione certosina.
- Grafica quasi assente - Anche se ben
studiata, una grafica troppo
ridondante chiama gli utenti ad operare una valutazione
negativa o positiva. Uno stile troppo marcato (immagini, sfumature, ecc.)
rischia di caratterizzare in modo invasivo la nostra
struttura e di precluderci pertanto un'ampia fetta
di pubblico. L'ideale è optare per il minimale: pochi colori
tenui, testi ben leggibili, immagini descrittive,
qualche foto emozionale, poche pagine, strutture
ripetitive e niente di esteticamente prolisso.
"Minimale" non deve significare tuttavia privo di stile:
dobbiamo dare intensità e carattere all'insieme con
piccoli cenni.
- Il "tornaconto" per tutti - Il successo dei
social network è sancito dai primi navigatori che ci
finiscono: in genere i blogger e/o i proprietari di siti. Gli
esperti del web sono coloro i quali diffondono, valutano
o condannano all'indifferenza le novità: non facciamoceli nemici.
Impariamo a dar loro dei vantaggi in termini: economici,
di visibilità, di informazione, di servizi, di svago (ecc.).
Partiamo
a dare valore alla categoria "dominante" del web ma nel
contempo non
scordiamoci di soddisfare il "grosso" del
pubblico.
- L'assoluta trasparenza - Non deve nascere
nemmeno lontanamente il dubbio che il nostro operato
abbia un secondo fine (autoesaltazione, lucro, truffe,
politica, ecc.). Eliminiamo tutti i fastidi, la
burocrazia, i rallentamenti, le limitazioni sciocche ed
inutili. Tuteliamoci il minimo indispensabile per non
incorrere in problemi legali e impariamo a dare tutti
noi stessi senza limitazioni, a condividerci e
soprattutto a valorizzare chi ci sceglie. Diamo valore
gratuito con onestà.
- Essere reattivi e saper ascoltare - Prima
ancora di progettare il nostro social network
raccogliamo il maggior numero di informazioni
disponibili sulle sue possibilità di successo nelle
modalità in cui l'abbiamo pensato (sondaggi, interviste,
ecc.). Sia prima che dopo è fondamentale seguire
minuziosamente l'umore e il "polso" degli utenti. Se
qualcosa non va deve essere cambiato/rimosso, se
qualcosa manca o cala va aggiunto/rimpolpato. Dobbiamo
essere veloci ed efficaci, la chiave del mantenimento
del successo è prevenire i problemi. Man mano che
cresceremo dovremo continuare ad ampliarci: le critiche
devono essere il nostro "pane quotidiano".
- La base di pubblico - Sul nostro social
network non devono esistere orari/periodi in cui non ci
sono persone interessanti con cui comunicare. Se abbiamo paura di
affrontare delle spese di valorizzazione del nostro brand possiamo abbandonare
subito il progetto. Sebbene
inizialmente potremo contare su contatti diretti,
diffusione virale e
motori di ricerca, presto o tardi dovremo iniziare a
puntare pesantemente sul nostro marchio per farlo
approdare
in ogni dove (TV, giornali, radio, siti tematici,
eventi, ecc.). Dobbiamo scegliere saggiamente i canali
di diffusione e le corrette modalità di comunicazione per poi buttarci
a capofitto su marketing/pubblicità.
- Avere relazioni - Dobbiamo metterci in
contatto con persone più esperte/importanti di noi nei
vari settori che andremo a toccare (marketing,
accessibilità, sviluppo, ecc.) e creare con loro delle
"alleanze". Impariamo a metterci in
gioco, ad aiutare e ad accettare l'aiuto di chi è ad un
livello superiore al nostro. Per spingere le persone a
condividere dobbiamo in primo luogo imparare a
condividere noi stessi con gli altri. Dobbiamo mantenere
una nostra identità univoca ma nel contempo unire le
forze e produrre legami.
In un progetto di questo tipo,
contrariamente a ciò che si pensa, ciò che conta
meno è la fortuna. Occorre avere infinita forza d'animo e
ininterrotta
capacità di ascolto perchè la "partita del sociale" non si
gioca con la sola determinazione ma anche con
l'attitudine al continuo confronto costruttivo.
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