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QUANDO UNA COMMUNITY E' ATTIVA?
In questa trattazione con il termine community vogliamo
intendere in senso più ampio qualsiasi genere di
struttura online con finalità di discussione, dibattito
e/o consulenza (sia questa indirizzata a mettere in
contatto singoli o gruppi di utenti contemporaneamente).
Al fine di sviluppare e/o mantenere una community attiva
è di vitale importanza far sussistere con costanza
potenti e aggiornate risorse: umane, tecniche e
circostanziali. Vediamone alcune tra le più
fondamentali:
- Visibilità - Man mano che gli orizzonti del
web si aprono ad un'utenza sempre maggiore aumenta di
pari passo la difficoltà di raggiungimento e
mantenimento un bacino di utenza sufficiente al
sostentamento di una community. La soluzione al problema
è semplice: investire, o a livello di tempo/studio sulle
tecniche di posizionamento (SEO) e arrivare ad avere
utenti dai motori di ricerca o, più semplicemente,
affidarsi a professionisti che ne garantiscano un
costante afflusso (tramite pubblicità a target o
tecniche di SEO gestite giorno per giorno).
- Contenuti - Una community deve offrire dei
contenuti (pareri, consigli, comparazioni, riflessioni,
ecc.), deve saper dare con velocità ed efficacia
risposte di qualità o comunque saper fronteggiare le
esigenze dell'utente; in assenza di uno di questi due
elementi viene a mancare la motivazione di visitarci e/o
ri-visitarci. Chiediamoci: chi ci deve visitare e perchè?
Siamo in grado di offrire risposte rapide ed esaustive
nel nostro campo? Abbiamo interesse e domande o passione
e risposte?
- Utenti - Perchè una community possa crescere
e mantenersi è fondamentale che vi partecipino
svariate "tipologie" di utenza; i gruppi più importanti
sono i seguenti che, coesistendo, permettono come le
varie componenti di una casa che questa non crolli: i
"questuanti" (la maggior parte dei visitatori - sono
persone che cercano informazioni, risposte ad esigenze,
ecc.), i "risponditori" (una percentuale bassa di utenti
- sono persone che hanno vere risposte alle esigenze dei
questuanti), gli "opinionisti" (una percentuale media -
persone che senza chiedere o avere risposte definitive
offrono punti di vista diversi, ampliano le trattazioni,
ecc.) e i "collaboratori" (una percentuale
infinitesimale - persone appartenenti agli altri tre
gruppi con particolari attitudini alla risoluzione dei
problemi e/o con conoscenze approfondite in relazione ad
un dato ambito desiderose di dare il proprio
contributo).
- Protezione - Oltre ai visitatori comuni
capita sempre più spesso di imbattersi nei famigerati
"utenti malevoli", persone che per questioni di
autoesaltazione (di se stessi o del proprio operato)
cercano di farsi pubblicità o peggio di danneggiare gli
equilibri della community (con insulti, trappole e
generiche macchinazioni dannose). In presenza di simili
personalità la soluzione non è mai quella di avviare
litigi pubblici bensì di discutere in privato con
l'interessato e cercare di risolvere pacificamente la
questione; in caso di impossibilità di risolvere il
contrasto mai portare il problema a livello personale e
cercare di bloccare fin da subito l'accesso
all'interessato (senza più dare adito a discussioni
altrimenti interminabili: proprio ciò che questo genere
di persona cerca).
- Mantenere l'Interesse - Perchè una community
rimanga attiva è assolutamente necessario fidelizzare i
propri utenti, dar loro modo di essere coinvolti nella
vita fervente di quest'ultima: oltre che trovarla ed
iscriversi occorre fare quindi in modo che abbiano
motivo di tornarvi con costanza. Pensiamo alle community
che abbiamo abbandonato (in contrapposizione a quelle
che invece frequentiamo da tempo): le abbiamo
dimenticate? Perchè? Non ci hanno più contattati? Ci
hanno esclusi? Non avevamo più interesse a rimanere? Ci
hanno aiutati davvero oppure no? Che cosa ci ha
delusi/infastiditi? Abbiamo trovato desolazione? Non
c'era nessuna novità/cambiamento/evento? Non c'era stile
e semplicità d'uso? C'era interazione, possibilità di
comunicare?
Gestire e/o avviare una community è un processo complesso
e mantenerne a lungo la vitalità è altrettanto complicato,
un lavoro a tempo pieno che oggi non può essere affidato al
caso o alla fortuna: occorre difatti impegnarsi con costanza
maniacale ed eventualmente farsi affiancare da dei
professionisti.
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