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INTRODUZIONE
Innanzi tutto è doveroso fare una premessa, sul web esistono una moltitudine
di siti web e solo una parte di questi (non certo la maggiore) riesce a
trarre un profitto ad esempio mensile sufficiente a "sbarcare il lunario";
detto questo, prima di entrare in argomento, facciamo un'altra piccola nota
a riguardo di questa trattazione: parlare di quanto può guadagnare un sito
web genericamente equivale a discutere su quanto può guadagnare o meno un
negozio, la risposta è sempre "dipende", da "che cosa" cercheremo di
approfondirlo in questo articolo.
DA COSA DIPENDE IL GUADAGNO DI UN SITO?
In genere i siti web traggono i loro profitti da quattro fonti principali
(disposte di seguito in generico ordine di difficoltà):
-
Vendita prodotti (es. scarpe)
-
Vendita servizi (es. posizionamento nei motori)
-
Vendita pubblicità (es. offerta spazi banner)
-
Donazioni (es. donazioni derivate dall'open
source)
Queste tipologie di attività remunerative seppur
diversissime l'una dall'altra dipendono da un'unica grande base: la
popolarità; non importa quanto sono prestanti i prodotti che si vendono,
non importa quanto possono essere vantaggiosi i prezzi proposti, non conta
la qualità del quid offerto se prima non c'è alle spalle una vera propria
diffusione della propria esistenza come entità/azienda. Tutto il resto
(ottimizzazioni, unicità dell'offerta, ecc.) viene dopo (anche se come è
ovvio deve sia esserci sia essere preparato prima).
In questo articolo andiamo a parlare di pubblicità: come un sito può
guadagnarci abbastanza da poter vivere.
I FATTORI CHIAVE CHE FANNO LA DIFFERENZA
Vediamo quindi i fattori che influenzano maggiormente il reddito di un sito
(ordinati dal più importante al meno incisivo):
-
Il target - L'esperienza insegna che se si
possiede un target o segmenti di target definiti (età, nazione, interessi,
ecc.) e corrispondenti a quelli cercati dal cliente le probabilità di
avviare con questo una campagna aumenta a dismisura. Più si offre una
categoria di utenza precisa più si può chiedere.
-
I numeri - Il target è importante ma se non ha
dietro di se un cospicuo numero di visite (diciamo un minimo di 1000-2000
al giorno) le possibilità di ricavare un guadagno scemano fortemente
(fermo restando che per target molto di nicchia le cifre possono anche
scendere).
-
La credibilità - Se un sito possiede davvero le
caratteristiche di cui lo si fregia il cliente se ne accorge
immediatamente: meglio essere sinceri. Importante è inoltre garantirsi
un'immagine cristallina anche al di fuori dei propri spazi.
-
La chiarezza - Le proprie offerte devono
rispecchiare le necessità del cliente e soprattutto devono essere esposte
con completezza senza punti oscuri e/o trucchetti. Il cliente non deve mai
temere di essere ingannato: un cliente soddisfatto potrebbe fare
pubblicità positiva, uno insoddisfatto ne farà sicuramente di
negativa.
-
Le prestazioni - Quando un cliente decide di
spendere per una campagna pubblicitaria si aspetta dei risultati che
giustifichino la sua spesa (sotto forma di visibilità, vendite, ecc.).
Senza prestazioni (sotto forma di ritorno economico) anche un sito enorme
non vale granchè.
-
L'unicità - Più si offre un prodotto unico (in
positivo: originalità, prestazioni, target, ecc.), per i più svariati
motivi, più ci si garantisce un afflusso di clienti che amplieranno gli
incassi.
-
Il rapporto qualità/prezzo - Quanto rende una
sponsorizzazione? Qual è il ritorno? Conviene al cliente esporsi su questo
spazio? Chiedo troppo o troppo poco? Occorre farsi delle domande e dare il
giusto prezzo ai propri spazi: un giusto rapporto equivale a clienti
fidelizzabili (la chiave di un businness che funziona).
-
Il venditore - La pubblicità deve essere
proposta, deve avere un supporto automatico, ma principalmente è
necessario che sia "spinta", preferibilmente da esperti di marketing.
Saper scrivere e parlare diventano quindi doti fondamentali: il cliente ha
bisogno di "incontrare" e "parlare" faccia a faccia (soprattutto a
riguardo di cifre sostenute).
-
Posizioni - Per vendere spazi pubblicitari
occorre occupare i posti migliori e saper investire, per vendere occorre
credere nella pubblicità. Ci si deve prendere gli spazi più prestanti e i
ranking (di motori, directory, ecc.) più alti, occorre essere sempre in
prima pagina.
-
Aspetto e struttura del sito - Ultimo ma non
meno importante è la strutturazione del sito: una veste grafica pulita ma
stilosa e una dislocazione delle risorse efficace dimostra al cliente,
solleticandone il gusto, che si trova di fronte a veri professionisti
meticolosi anche nei dettagli. Checchè se ne dica anche grafica e layout
giocano un ruolo non trascurabile.
A fronte di questo ragionamento è interessante far notare
che esistono siti con 100 accessi al giorno che chiedono e ottengono anche
cifre molto sostenute (pochi) e siti con 10000 visite accertate che navigano
in cattive acque (molti). La risposta è ancora "dipende", tutto dipende
dalle scelte, dal target e da come si vende il proprio prodotto-pubblicità.
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