<%
'ADV_ORGANIZER 1.0 | formato, categoria, base, altezza, unico, disposizione, voto, dove, numero,tipo,refresh,output
response.write(organize_adv(0,categoria,120,600,,,7,,1,0,1,))
%>
|
COME SCRIVERE UNA E-MAIL
Il testo di una e-mail è spesso il nostro primo
biglietto da visita, quello che per chi non ci conosce
diventa l'impressione decisiva sull'iniziare delle
trattative o proseguire nella propria ricerca altrove.
Nonostante l'indiscutibile importanza di questa fase
esistono più errori che per scarsità di tempo o
dimenticanza vengono ignorati/sottovalutati con
conseguenti perdite di potenziali clienti.
Ecco quindi alcune semplici regole da tenere sempre ben presenti:
- Velocità - Occorre ricevere e rispondere alle e-mail
sempre e tempestivamente, soprattutto in campi molto
competitivi (guardiamo la nostra casella e-mail almeno
una volta al giorno); se possibile
scartiamo gli auto-responder fantasma (con frasi fasulle
come "Non siamo in ufficio appena torneremo...").
- Presentarsi - Saluto (prima e dopo il corpo
della e-mail), chi siamo (nome, cognome. ecc.), chi
rappresentiamo (azienda, sito, ecc.), quale ruolo
svolgiamo (responsabile marketing, ecc.), perchè
scriviamo (cosa offriamo di adatto al cliente, ecc.) e
come contattarci (recapiti, fisici/telematici);
impegniamoci a trasmettere sicurezza attraverso la
trasparenza.
- Sintesi - Cerchiamo di non perderci in inutili giri
di parole e di sintetizzare concetti e contenuti
in due o tre frasi al massimo, alleghiamo poi eventuale materiale
di approfondimento (in formato DOC, PDF, ecc.) o
collegamenti esterni ad esso (siti, depliant, ecc.).
- Chiarezza - Dimostriamo di padroneggiare la
terminologia tecnica del nostro settore ma facciamo allo
stesso tempo in modo di chiarire con esempi
concreti ciò che stiamo descrivendo: ciò che a noi può
sembrare banale ad un neofita potrebbe apparire come
estremamente criptico.
- Niente errori - Evitare gli errori
ortografici/grammaticali/ecc.; rileggere con attenzione
costa qualche secondo ma può fare la differenza tra una
buona presentazione e una pessima; oltre all'evitare
errori banali è anche possibile cercare un linguaggio non ricercato
ma almeno scorrevole nella lettura.
- Contatti - La cosa più fondamentale è specificare
tutte le possibilità di comunicazione possibili (sito
web, indirizzo fisico, e-mail, telefono, fax, IM, voip,
ecc.) nonchè sollecitare un contatto più concreto e
diretto possibile in modo tale da poter discutere
apertamente e in modo completo della questione in gioco.
- Grafica - Cerchiamo di limitare l'uso di immagini al
proprio logo, scegliamo un carattere con colore (nero, grigetto, ecc.),
stile (Verdana, Arial, ecc.) e
dimensioni accettabili (da 9pt a 11pt): usiamo sempre
quello; ogni 1-2 paragrafi, dopo il saluto e prima della
firma andiamo a capo lasciando una
riga vuota.
- Cordialità - Cordialità nel salutare fa sempre
piacere purchè non si converta in esagerazione: se un novizio dell'ambiente può
risultare lusingato, un cliente più "navigato" può
rimanere seccato da un'eccessiva riverenza; altro punto
focale: mai creare litigi, meglio piuttosto
rinunciare a rispondere nell'immediato per farlo poi in
un secondo momento a "freddo"; dobbiamo essere una via
di mezzo tra formali e informali (ai colleghi, spiegato
il perchè si può dare del tu).
- Creare interesse - Mai specificare prezzi alla prima
e-mail o prima di aver avuto contatti diretti (se non di
persona, almeno telefonici) e soprattutto mai svendersi o
cedere troppo facilmente: è chi ci ha contattati ad
avere bisogno di noi e non viceversa; concludiamo sempre
con una domanda, un compito da svolgere o comunque una
promessa di aggiornamento sulla decisione in una
precisa data/ora.
- Niente SPAM - Evitiamo di praticare questa tecnica
che danneggia il buon nome di aziende/siti; inviamo
e-mail solo a persone consenzienti e non in numero
superiore a due cadauna (senza aver avuto riscontro alla
prima);
tra la prima e-mail e la seconda lasciamo passare 36-48
ore: non scordiamoci di inserirvi una domanda che
preveda una risposta (es. "Ha ricevuto la nostra
precedente e-mail?", "Ha visto...").
- Atteggiamento - Proponiamoci con un ottimismo
basato su concrete fondamenta, cercando di portarci
sullo stesso piano di chi ci ascolta; non diamo mai
l'idea di voler conseguire una vendita ma dimostriamoci
piuttosto onesti consulenti veramente interessati alla
riuscita dei progetti del nostro interlocutore.
Seguendo questi semplici consigli avremo modo di
accedere, con una marcia in più, alla fase successiva di
interazione con il cliente: la trattativa a vera e
propria. |