<%
'ADV_ORGANIZER 1.0 | formato, categoria, base, altezza, unico, disposizione, voto, dove, numero,tipo,refresh,output
response.write(organize_adv(0,categoria,120,600,,,7,,1,0,1,))
%>
|
I
L TEMPO DI PERMANENZA
Sapere quanto tempo un visitatore rimane sul proprio sito web è un buon
punto di partenza per poter capire se i contenuti/prodotti/servizi offerti
sono graditi oppure se occorre cambiare qualcosa al fine di aumentare
l'interesse. Per accedere a questo tipo di informazioni possono essere
impiegati strumenti di statistica (es. awstats, ecc.) o prendere visione
diretta dei log file del server (file testuali contenenti tutti i dettagli
necessari, in genere sono accessibili).
INTERPRETARE I DATI
I dati di permanenza dovranno essere tuttavia sottoposti ad un vaglio che
suddivida ad esempio le sezioni del proprio sito arrivando così a discernere
tra le aree più gettonate e quelle più "carenti". Una visita non corrisponde
difatti necessariamente ad una lettura/visione dei contenuti di una pagina:
potrebbe tranquillamente trattarsi di un caso di buona indicizzazione che a
fronte della delusione del visitatore si converte in una presenza
"fantasma". Solo abbinando i dati numero-visite e durata-delle-visite è
possibile avere un quadro concreto della situazione. Detto questo è banale
dire che, più il numero di accessi a cui viene applicata la "formula" è
alto, maggiore consistenza e credibilità avrà il risultato.
COME COMPORTARSI DI FRONTE A DATI NEGATIVI
Per prima cosa è importante non dare un peso eccessivamente determinante ad
un dato così soggetto ad alterazioni imprevedibili. Il tempo di permanenza
medio di un visitatore su una pagina web è molto basso (stimato attorno ad
un minuto circa), se tuttavia ci troviamo al di sotto di questo dato è utile
porsi delle domande:
-
Il testo contenuto è troppo lungo/corto?
-
La pagina è lenta a caricarsi?
-
La struttura/grafica è di qualità sufficiente?
-
Si sono verificati errori/mancanze lato client/server?
-
I contenuti sono
professionali/comprensibili/esaustivi?
-
Ci sono troppi banner/effetti caotici/fastidiosi?
Incrementare le proprie "prestazioni" in termini di
durata della visita ha più risvolti positivi; a parte l'ovvia possibilità di
guadagno, anche i motori di ricerca stessi tendono a misurare il tempo che
passa (se passa) dalla visita di un altro risultato dopo il nostro sito.
Semplificando: se non ci sono altre visite su altri risultati della stessa
ricerca significa che il navigatore ha trovato ciò che cercava e che quindi
il motore ha trovato un sito di livello a cui dare migliore posizionamento.
LE SOLUZIONI
Perchè una pagina garantisca un certo prolungarsi di una visita è
importante:
-
Inserire contenuti testuali/multimediali
utili/interessanti/divertenti.
-
Aggiungere freschezza e vitalità con news
contestuali, aggiornamenti (ecc.).
-
Piccoli intrattenimenti come giochi, test, citazioni,
animazioni (ecc.).
-
Organizzare l'output affinchè risulti gradevole e
navigabile (user friendly).
-
Disporre i propri contenuti in modo semplice e chiaro
(brevi paragrafi, buon contrasto, ecc.).
-
Dimostrare efficacia con testi corretti e veritieri.
Per chiedere un preventivo agli esperti dell'AAC Network per lo
studio di una migliore gestione dei propri contenuti del proprio sito scrivere a:
marketing@arcadiaclub.com. |