Age of empires II - The age of kings
Dopo il sentito successo del primo capitolo, Microsoft propone un
seguito ambientato alla soglia della caduta del grande Impero romano. Durante il gioco
controlleremo una civiltà a nostra scelta tra le varie selezionabili
(Britanni, Celti, Franchi, Goti, Teutoni, Vichinghi, Cinesi, Giapponesi,
Mongoli, Bizantini, Persiani, Saraceni e Turchi) in partite single player/multiplayer
all'ultimo sangue, oppure ci potremo dedicare alle campagne disponibili.
In genere si può vincere i vari scenari in tre modi: eliminare i nemici,
possedere per un certo tempo tutte le reliquie (inizialmente sparse per la
mappa) o costruire e mantenere per un certo quantitativo di tempo una
Meraviglia (monumenti imponenti corrispondenti alle Sette meraviglie del
mondo).
Per quanto concerne la struttura vi sono più possibilità di scelta e alcune nuove
esperienze di gioco: le campagne (Giovanna d'Arco, Saladino, Gengis Khan e
Barbarossa), gli scenari casuali e il classico editor (che permette di crearsi proprie
ambientazioni o campagne). Da non trascurare il tutorial per chi è alle prime
armi (intitolato William Wallace).
Nelle mappe single player/multiplayer, obiettivi e condizioni di partenza
possono cambiare radicalmente. Ad esempio in modalità regicidio si parte con
un re e un castello e lo scopo è eliminare tutti i re avversari. Molto
avanzata è inoltre la possibilità di creare scenari personalizzati e
intelligenze artificiali tramite scripting.
Nella modalità mappa casuale, si comincia la partita nell'Alto medioevo (ma
questo parametro come molti altri è regolabile) con: un centro città, tre
cittadini e un esploratore a cavallo; nello stile Mediterraneo è ad esempio
sempre presente un mare centrale, nello stile foresta nera ci sono diffuse
aree coperte da alberi (ecc.).
La grafica è notevolmente migliorata rispetto al suo predecessore, nonostante alcuni difetti tecnici
trascurabili. Le unità aggiunte sono molte (dal lancere, al trabucco al
galeone armato, ecc.) in più avremo la possibilità di
schierare le formazioni d'attacco come meglio crediamo.
La parte sonora è sviluppata molto bene, con effetti realisticamente
coinvolgenti e
musiche di sottofondo che diventano concitate quando gli eventi
precipitano. La longevità è assicurata, date le campagne abbastanza lunghe e
più livelli di difficoltà su cui impostare il gameplay.
Unico difetto: manca di scenari studiati nel dettaglio al di fuori delle
campagne; per il resto si può dire con certezza che mantiene alto il buon
nome del titolo. Age of empires II - The age of kings diventa quindi un
degno successore di una delle saghe più apprezzate (per quanto riguarda la
strategia in tempo reale); per gli appassionati si traduce in un titolo imperdibile.
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